Dismorfofobia: chi si rivolge alla chirurgia estetica?
La chirurgia estetica è una particolare branca della chirurgia plastica che non si occupa di ricostruire parti del corpo esistenti, ma di modificarle per renderle più attraenti. La procedura può interessare l'intera superficie corporea, in particolare quelle parti del corpo più esposte agli occhi degli altri, come il viso, il torace e i contorni del corpo (American Society of Plastic Surgeons).
Uno degli interventi di chirurgia estetica più richiesti dalle persone con dismorfia è la rinoplastica. Questo perché il naso è una delle regioni del corpo di maggiore preoccupazione (Neziroglu, & Yaryura-Tobias, 1993).
Circa il 76% dei pazienti con dismorfismo corporeo non necessita di cure psichiatriche, affidandosi invece all'intervento dermatologico nel 45% dei casi e alla chirurgia plastica nel 23% dei casi (Philips, & Diaz Philips et al., 2002).
Inoltre, molti studi internazionali recenti si sono concentrati nell`indagare la presenza di persone che soddisfacevano i criteri per la diagnosi di disturbo di dismorfismo corporeo in coloro che si sottoponevano a interventi di chirurgia estetica ed hanno scoperto che la prevalenza riguardava dal 3,2% al 16,6% delle persone (Aouizerate et al., 2003; Crerand et al., 2004; Bellino et al., 2006; Vulink et al., 2006).
Ricerche più specifiche hanno rilevato la presenza del disturbo di dismorfismo corporeo o di alcuni sintomi in persone ricoverate in una clinica estetica (Altamura et al., 2001), in coloro che richiedevano procedure cosmetiche meno invasive come iniezioni di botulino o peeling chimico (Harth, & Linse, 2001; in pazienti dermatologici che lamentavano problemi di acne o lesioni vascolari benigne (Phillips et al., 2000; Bowe et al., 2007), in persone che richiedevano interventi di chirurgia estetica relativi a cicatrici (Crerand et al., 2004), oppure un consulto o, ancora, in pazienti con problemi di obesità o che richiedevano trattamenti oculistici o maxillo-facciali.
Una branca della ricerca ha valutato se e quali tratti di personalità potessero indurre le persone con dismorfofobia a valutare la possibilità di sottoporsi ad interventi di chirurgia estetica. Ad oggi, non è ancora chiaro se esistano specifiche caratteristiche personologiche ma numerosi studi hanno proposto tratti quali: perfezionismo, eccessiva paura per il giudizio degli altri e aspettative irrealistiche. In particolare, il perfezionismo indurrebbe a sottoporsi a trattamenti estetici ritenuti indispensabili per eliminare le imperfezioni corporee percepite, intervenendo anche su aree del corpo altrimenti non raggiungibili attraverso diete e sport.
Ad oggi, sembra che sempre più chirurghi plastici possano rifiutarsi di curare pazienti con sospetta dismorfia, ma dato che alcuni pazienti sono così angosciati che i medici concordano Si tratta di una decisione difficile (Phillips, 2005).
Inoltre, i pazienti rifiutati continuano la loro ricerca finché non trovano un altro chirurgo plastico (Sarwer, & Crerand, 2008) o, in alcuni casi, procedono all'autochirurgia.