Tratto da Famiglia Cristiana...

“Tolo Tolo”, l’ultimo riempi-sale di Checco Zalone - scrive Francesco Anfossi, caporedattore di Famiglia Cristiuana - l’ho visto ieri in un cinema parrocchiale intasato come una scatola di sardine (direbbe Mattia Santori), come non avveniva da anni. Penso allo scherzo da prete del geniaccio delle Murge: la gente affolla le sale per farsi delle matte risate, conoscendo il tipo, e si ritrova, attraverso la chiave del sarcasmo suo e del co-sceneggiatore Paolo Virzì (quell’altro geniaccio che ha letto molto Dickens, e si vede), una riflessione sull’Italia di oggi - decadente come una vecchia signora che cerca di fermare le borse sotto gli occhi con la crema antirughe -  vista dalla coda, ovvero dall’Africa nera.  ...Zalone ha spiegato il problema della disoccupazione giovanile e il fallimento di chi vuole aprire un'attività imprenditoriale, impastoiato in mille norme e pratiche burocratiche e rovinato dalle tasse, con poche battute argute ed esilaranti, più di mille inchieste giornalistiche. E ha raccontato l’invasione degli immigrati (che invasione non è, ma non importa) rovesciando il cannocchiale: partendo dal fondo. Per capire il dramma dei rifugiati basta mettersi nei loro panni, un metodo evangelico.  ...Zalone è nazional popolare e inficerà il dubbio e l'assurdità della xenofobia e del razzismo in tanti xenofobi e razzisti che lo vanno a vedere. Con un'edulcorante risata. Privilegio della commedia, fin dai tempi di Aristofane. Spero i sovranisti accorrano numerosi. Gli farà tanto bene. Ma tanto.Post scriptum. Un pensiero devoto a tutti quelli che, vedendo il trailer, hanno proposto Zalone senatore a vita e che dopo essere usciti dal cinema si sono accorti di come la pensava veramente il regista, sbattendo loro in faccia la realtà. Si riconoscono facilmente, sono i leoni da tastiera che in queste ore sbraitano sui social.

I sovranisti hanno incassato il colpo e meditano una risposta che ancora, però, non sono stati capaci di propagandare.