Cultura e Spettacolo

Matteo Dusini a Sanremo discovery 2023

Mi sono avvicinato alla chitarra all'età di 12 anni, imparando i primi accordi da papà, folgorato da un 33 giri del mitico Hendrix. Successivamente ha frequentato l’accademia musica Mmi.  

Il mio stile è vario, in particolare influenzato da gruppi rock italiani come Marlene Kuntz (di cui sono un grande ammiratore e in particolare nutro grande stima per il loro frontman Cristiano Godano), Verdena, Timoria, Diaframma, Csi, senza però dimenticare i grandi cantautori italiani ad esempio Vasco Rossi, Fossati, Battiato ecc. Ascolto moltissima musica e non posso non apprezzare artisti stranieri, quali Bob Dylan, Neil Young, Clapton, Hendrix, per il motivo citato in precedenza, ecc..  

Dopo diverse esperienze in gruppi locali quali Made in Italy e la Statale Cover band Nomadi, decido d’intraprendere la strada che più mi rappresenta e cioè quella del cantautore: alcuni miei pezzi compaiono su varie compilation.  

Dopo varie esibizioni con chitarra e voce decido di dar vita ad un Ep elettrico dal titolo Nello specchio contenente cinque tracce, arrangiate assieme al musicista Cristiano Conte.

 La title track dell’Ep è così composta: Parte di me, Nello specchio, Se un giorno, Deluso, Bambina. Questi cinque pezzi sono stati scelti tra tanti che ho scritto, perché, più di tutti, racchiudono la mia anima musicale: sono pezzi introspettivi, ballad dal sapore cantautoriale e pezzi rock. Nelle mie canzoni cerco sempre di racchiudere me stesso, rappresentarmi, esprimermi. In esse trovano sfogo i miei pensieri, le mie perplessità, le mie osservazioni della realtà. Non è facile spiegare un brano, perché ognuno legge e sente secondo la propria sensibilità e il proprio bagaglio di vita. Per questo motivo i testi non vanno spiegati, ma ascoltati.

“Il pezzo con il quale mi presento s’intitola Bambina, una ballad che cerca di raccontare come nel mondo virtuale donne, ragazzine trovino rifugio dal mondo reale bleffando su ciò che realmente sono, e si nascondono dietro ad un muro, che io nel testo, chiamo di cartone. Ma alla fine ,quando si sconnettono e ritornano nella a contatto con la vita quotidiana, o a contatto con la gente si sentono sostanzialmente sole, spente.”  


BAMBINA 
(testo e musica Matteo Dusini) 

La tua voce corre via, come acqua sull’asfalto inebriandomi la mente, di nobili dicerie e di grandi bugie.
Troppo facile nascondere ogni tua disattenzione che, dietro un muro di cartone
( che vive, che vive )
Forse no tu non lo saprai mai quanta gente riderà di te, quanti ancora si sentiranno traditi
ma quanti ancora si dimenticheranno di te 
Sei molto sicura ormai, lui è tornato nei giorni tuoi, pensieri tuoi con quella presunzione da vero buffone da gran impostore. Trascorri le giornate mostrandoti come fossi una diva ma rimani sola la sera solo tu solo tu solo tu solo tu Forse no tu non lo saprai mai quanta gente ridera di te, quanti ancora si sentiranno traditi ma quanti ancora si dimenticheranno di te Forse no tu non lo saprai mai quanta gente ridera di te, quanti ancora si sentiranno traditi
ma quanti ancora si dimenticheranno di te 

Gli arrangiamenti risentono delle vibrazioni musicali dei gruppi citati in precedenza, che influenzano inevitabilmente il mio modo di sentire e fare musica. Ci tengo anche a dire due parole riguardo alla copertina. Insolita per molti, originale per altri, speciale per me: è il disegno di mia figlia Aurora, la maggiore, che così mi ha rappresentato: “questo è il mio papà che suona la chitarra”. Questo Ep è anche per loro, per i miei figli.

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  • https://youtu.be/DfCzDE9omd4
Autore Daniela Piesco
Categoria Cultura e Spettacolo
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