"Un grande, grandissimo primo risultato. Ilaria uscirà dal carcere in cui sono stato ieri per incontrarla e potrà stare ai domiciliari a Budapest, in condizione di maggiore serenità.
È il primo passo per la liberazione di Ilaria.In questo momento di gioia e di sollievo, vorrei dire a tanti commentatori che dicevano che la candidatura era problematica, che invece forse è servita ad accendere un grande riflettore su una vicenda che stava lì, al buio da oltre 16 mesi, anche considerato che le erano stati rifiutati i domiciliari appena qualche settimana fa, prima che fosse ufficializzata la candidatura.Adesso continuiamo a batterci per una battaglia che non riguarda solo Ilaria, ma la democrazia in Europa".

Questo è quanto ha dichiarato Nicola Fratoianni (AVS), dopo che il tribunale di seconda istanza ungherese ha accolto le richieste in precedenza respinte nell’udienza dello scorso 28 marzo scorso.

La Salis potrà lasciare il carcere nei prossimi giorni, dopo il pagamento di una cauzione, e dovrà risiedere in un appartamento di Budapest indossando un braccialetto elettronico.