Da qualche giorno, su Amazon Store libri, digitando “HOTEL SALLY di Angelo Reccagni”, troverete la pubblicazione di un originale fumetto.

Un fumetto particolare, che attraverso lo snodarsi di un racconto di fantasia, riesce ad essere una sorta di eco di altre due storie, al contrario molto realistiche. 

L’una colpisce per il suo aspetto tragico e l’altra per quello artistico architettonico.

Il  volano di tutto il progetto è stato un albergo, un albergo di alta montagna da molti decenni abbandonato, ma che nonostante l’avanzato stato di degrado, riesce a splendere ancora in tutta la sua magnificenza.

La  trama  del fumetto,  vede come protagonista, una gallerista d’arte inglese, di nome Sally,  la quale inaspettatamente eredita un vecchio albergo d’alta montagna in Italia.

Sally essendo una imprenditrice molto dinamica , intende mettere subito a frutto questa eredità e progetta di ristrutturarlo per ricavarci piccoli appartamenti per le vacanze.

Purtroppo, l’albergo riserva delle sorprese, gli abitanti del posto lo temono e affermano che al suo interno si aggirino “strane presenze”. 

 Sally, non trovando tecnici del luogo disponibili per concretizzare il suo progetto, sarà costretta a rivolgersi ad un architetto inglese, John John Walker. 

John John Walker rivelerà, oltre alle sue capacità tecniche, anche particolari capacità sensitive, una sorta, come direbbe qualcuno, di quinto senso e mezzo. 

In un alternarsi di rabbia e di paure, si scoprirà che i progetti di Sally, mal si conciliano con le inquietanti presenze del posto… 

Ma in cosa consistono quelle strane presenze fra le mura dell’albergo? 

Consistono negli echi di una brutta storia del dopoguerra , dove l’uomo ha perso la sua umanità  e dato spazio alla sua ignoranza e malvagità.  

Una brutta storia , nota come La Strage di Rovetta (1) , un terribile episodio del secondo dopoguerra che ha visto il compiersi di efferate ed ingiustificabili azioni tra simili.

Uomini che dopo essere stati  protagonisti di fatti, crudeli e cinici, e dopo aver procurato dolore e morte, hanno cessato di appartenere alla sfera umana. 

Esseri ormai estranei ad un preciso riferimento politico, diventati solo  dei carnefici, poiché con le loro azioni, hanno tradito  gli ideali e gli eroi della loro lotta. 

L’altro importante aspetto della storia a fumetti è l’albergo 

Un affascinante albergo abbandonato, la cui potenza evocativa, riesce a ricondurre lo spettatore alle atmosfere di un tempo.

Un tempo lontano, in cui  la borghesia milanese,  occupava tutte le sue camere per godersi la frescura estiva e gli sport invernali, in un tripudio di feste, danze e cenoni. 

Ancora oggi, nonostante il suo  stato di  degrado, questo prestigioso manufatto, grazie alla sua forte carica compositiva, giganteggia su tutto il costruito del Passo della Presolana.  

Un albergo , progettato da un architetto non di poco conto, un vero e proprio protagonista del 900, esponente della corrente del razionalismo che rispondeva al nome di Alziro Bergonzo (2).

Licia Lucidi

 

Note

(1) Con Strage di Rovetta si fa riferimento all'esecuzione sommaria, avvenuta nella notte tra il 27 e il 28 aprile 1945 , di quarantatré militi appartenenti alla Guardia Nazionale Repubblicana, d’età compresa fra i quindici ed i vent'anni.

Il 26 aprile 1945  un gruppo di militi di presidio presso la località Cantoniera della Presolana ( Bergamo), venuti a conoscenza della resa nazifascista attraverso alcune comunicazioni radiofoniche, decisero di abbandonare il presidio per raggiungere Bergamo. Si incamminarono, quindi, armati lungo la valle, preceduti da una bandiera bianca e, giunti a Rovetta, decisero di deporre le armi e di consegnarsi al locale Comitato di liberazione nazionale. 

Qui, il loro ufficiale, un giovane sottotenente poco più che ventenne, prese accordi con i rappresentanti del CLN locale per ricevere tutte le garanzie quali prigionieri di guerra, garanzie messe per iscritto dal parroco Don Bravi membro del CLN locale, dal Maggiore Pacifico ed altri partigiani del posto. Il 28 aprile, però, arrivò in paese un gruppo di partigiani appartenenti ad un’altra brigata, questi prelevarono i giovani militi , li scortarono presso il cimitero del paese e li fucilarono.

(2) Architetto Alziro Bergonzo. Il fascino di un albergo abbandonato, la sua potenza evocativa, il suo ricondurre  alle atmosfere di un tempo, sono gli stati d'animo che la visione del Grande Albergo Franceschetti riesce a creare.  Ancora oggi, nonostante il suo  stato di  degrado, questo prestigioso manufatto, grazie alla sua forte carica compositiva, giganteggia su tutto il costruito del Passo della Presolana.   Questa  architettura, progettata dall'architetto Alziro Bergonzo, (architetto razionalista), e'stata il volano che ha fatto partire il progetto grafico e narrativo dal nome "hotel Sally".  

Ma chi era Alziro Bergonzo, Alziro Bergonzo  non era poi un architetto di poco conto,ma un vero proprio protagonista del 900, esponente della corrente del razionalismo. Un architetto dotato di una eccezionale e raffinata sensibilità compositivo-formale. 

Il Bergonzo,  compagno di studi degli architetti Franco Albini e Giancarlo Palanti e laureatosi con l’architetto Pietro Portalupi,  è stato a partire dagli anni trenta, operativo nella città di Bergamo, dove realizzo’ , dato il contesto storico ,in puro stile razionalista:Il palazzo delle Libertà  e la sistemzione della Piazza con la famosa fontana detta “ La Zuccheriera”. La Torre dei Venti ,  L’Ex stabilimento Reggiani e la casa Trussardi.  Oltre a Bergamo ha operato in Italia e fra le varie opere che ha prodotto ricordiamo : il Teatro Manzoni a Milano, la sistemazione del Lido di Venezia, la Chiesa di S. Antonio a Rimini, il Palazzo dei Congressi di Stresa ecc.