Politica

Fascismo, Lamorgese e tanta ipocrisia... la ricetta sicura per una debacle elettorale

Tra  gli argomenti ricorrenti con cui gli estremisti di destra che siedono in Parlamento cercano di giustificare la debacle subita alle ultime amministrative vi sono fascismo e Lamorgese.

Lega e FdI strepitano perché secondo loro sarebbero stati etichettati fascisti. In realtà, le inchieste giornalistiche hanno denunciato il tentativo di infiltrazione di frange fasciste in quei partiti.

E invece di ringraziare chi ha portato alla luce il problema, Lega e FdI si lamentano di pseudo complotti perché il problema è stato rivelato prima del voto.

Ma se quei partiti nulla hanno a che fare con il fascismo, perché allora accusare i giornalisti di aver creato un caso, invece di prendersela con coloro che effettivamente hanno dimostrato di voler compiacere certi ambienti dell'estremismo extraparlamentare di destra?

Una domanda che per ora è rimasta senza risposta.

Per quanto riguarda la Lamorgese, come ha ricordato martedì nel suo intervento alla Camera il deputato di Fratelli d'Italia Lollobrigida, la ministra dell'Interno sarebbe addirittura responsabile di un complotto politico atto a delegittimare il suo partito:

"Chiudo, Presidente, perché è passata la campagna elettorale e un dibattito di questa natura serve a chiarire. I giorni da qui in poi ci permetteranno ancora meglio di far luce sulle connivenze e sulle complicità, se esiste in Italia il tentativo di utilizzare forze eversive per stravolgere il sistema democratico, ma capiremo anche da quale parte questo tentativo proviene. Allora, abbiamo chiesto di fare questo dibattito davanti ai cittadini italiani in diretta televisiva, in modo tale che potessero giudicare quello che diciamo noi, quello che dicono gli altri e, soprattutto, le menzogne e la vigliaccheria di chi, oggi, ha rappresentato un Governo che tenta in ogni modo di restare al suo posto, anche di fronte ai fallimenti di una Ministra inadeguata che si chiama Luciana Lamorgese e che abbiamo più volte invitato alle dimissioni".

Il tema delle dimissioni della Lamorgese, in precedenza chieste per la gestione migranti, è portato avanti anche dalla Lega di Salvini, nonostante, rispetto a FdI, il suo partito faccia parte della coalizione di Governo.

Così, sempre ieri, il leader della Lega ha concluso il suo intervento al Senato:

"Sabato mattina andrò con assoluta serenità in tribunale a Palermo per rispondere di quello che ho fatto da Ministro dell'interno: ci vado orgoglioso di quello che ho fatto da Ministro dell'interno, perché ho scelto di non voltarmi dall'altra parte. Dopo il Covid, penso che questo ruolo sia ancora più delicato, quindi, signor Ministro, le do un consiglio: faccia sentire la sua vicinanza a chi lavora non sotto di lei, ma di fianco a lei. Mai dire: chiedete al prefetto, chiedete al questore, chiedete al funzionario, chiedete al responsabile dell'ordine pubblico di quella piazza. Ma vi pare normale che ci sia stata una manifestazione di parte e di partito il sabato prima del voto a Roma e che ci siano stati lacrimogeni e idranti lunedì con le urne aperte a Trieste? Neanche in Cile e in Venezuela, a urne aperte, ci sono le manifestazioni di partito e si usano gli idranti. Noi ce la mettiamo veramente tutta per cercare di limare, di collaborare e di ascoltare; però, a parti invertite, avreste chiesto l'invio dei caschi blu dell'ONU. Non so se vi rendete conto dell'ipocrisia che alberga a sinistra, della profonda ipocrisia che alberga a casa vostra. Abbiate almeno il pudore di non esagerare".

E a proposito di ipocrisia e di inviti a non esagerare anche nell'essere ipocriti, a pronunciare le parole precedenti è stato l'autore del Decreto sicurezza varato nel 2018 che ha riportato il blocco stradale ad essere reato penale dopo essere stato depenalizzato nel 1999.

Il Salvini del 2018, nel suo decreto sicurezza, ha previsto due diverse tipologie di condotta illecita inquadrabile come blocco stradale:

  • deporre o abbandonare congegni o altri oggetti di qualsiasi specie in una strada ordinaria o ferrata;
  • ostruire o ingombrare una strada ordinaria o ferrata in qualunque modo, intendendo che tale condotta possa essere concretizzata con azioni diverse dal deposito o abbandono di oggetti o congegni, quale ad esempio lasciare sulla strada veicoli in sosta irregolare per impedire la circolazione di altri veicoli.

Il suo decreto stabilisce che il reato di blocco stradale può essere consumato da chiunque purché, in concreto, sia dimostrata la sua intenzione di impedire od ostacolare la libera circolazione sulla strada ordinaria o ferrata attraverso le citate condotte.

Adesso, il Salvini del 2021 si lamenta che un altro ministro dell'Interno faccia rispettare delle disposizioni che lui, da ministro dell'Interno, ha provveduto a far licenziare... accusando gli avversari politici di essere profondamente ipocriti.

Forse se Meloni e Salvini facessero un piccolo esame di coscienza riuscirebbero a spiegarsi il perché della debacle alle ultime elezioni.

Autore Egidio Marinozzi
Categoria Politica
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