L'odore della pipa, il gilet in pelle, i racconti sulla pesca a mosca e gli stivali sempre lucidi. Lui è Natale Chiaudani, sinonimo di perfezionismo, di competenza e di straordinarie imprese agonistiche, tra le quali: sei vittorie (tra le innumerevoli partecipazioni) in Coppa delle Nazioni, quattro Campionati d' Europa(argento a Windsor con l'unico doppio netto in Coppa), un Campionato del Mondo ed una Olimpiade. Lo ritroviamo a Roma dove da qualche mese ha avviato una nuova collaborazione professionale.
Natale, ci parli del tuo recente trasferimento?
"Dopo vari progetti svolti tra Lombardia e Toscana ed un incidente in campo prova che mi ha costretto ad un forzato riposo, ho ritenuto opportuno trasferire tutta la mia organizzazione da Francesca Pignanelli, a cui sono legato da una trentennale amicizia. Monto a cavallo e seguo un gruppo di allievi, tra cui Filippo Brancalenti, con il quale abbiamo vinto il Campionato Italiano Juniores Assoluto".
Hai appena conquistato il 1° ed il 3° posto del GP di "Borgo Hermada", quali saranno i tuoi prossimi impegni agonistici ?
"Parteciperò allo Spring Tour di Cattolica, all' Italian Champion Tour e in primavera al Campionato Italiano Assoluto, solo dopo inserirò nel mio calendario Piazza di Siena".
Sei sempre stato un punto di riferimento tecnico per molti cavalieri , chi sono stati i tuoi modelli ispiratori ?
"Il mio padre equestre è Nelson Pessoa, l'uomo che ha traghettato l'equitazione nell'era moderna, ma anche Ericv Navet, Albert Voorn, Gilles Bertran de Balanda, eccellenti cavalieri e uomini di cavalli ai quali chiedevo un' unica cosa: insegnamenti senza sconti".
Un cavallo il cui ricordo supera tutti gli altri ?
"Almero! Considerato da tutti il cavallo più potente mai nato. Dopo un approccio complicato, l'inizio di un percorso sportivo ricco di soddisfazioni".
Al momento non disponi di un cavallo per l'equitazione di vertice, come riesci a tenere alta la motivazione?
"Ti anticipo che con un mio nuovo sponsor, Christian Barcaccia, acquisiremo un cavallo importante per affrontare al meglio questa stagione agonistica. Sono molto carico! Ma tornando alla domanda, la risposta è la passione! Questa mi porta ad organizzare con precisione e meticolosità qualsiasi gara. Amo vincere ma amo altrettanto la preparazione che porta a quelle vittorie, solo in questo modo puoi coniugare le prestazioni sportive al rispetto per il cavallo".
A proposito di alto livello, come vedi oggi questo specifico settore in Italia, aldilà delle solite analisi fatte sull'assenza di sponsor e cavalli?
"Vorrei essere più ottimista... tuttavia credo si debba insistere sullo spirito di squadra. Trovo fondamentale organizzare incontri tecnici prima di ogni Coppa delle Nazioni, poiché vivere qualche giorno insieme forma quella mescolanza di sapere e conoscenza reciproca utile al risultato finale. Grazie ad un meeting ben organizzato a Borgo la Caccia, vincemmo la finale Top League a Dublino".
Un tuo prezioso consiglio ai tanti giovani che oggi provano a percorrere la strada del professionismo ?
"Consiglio di preferire un buon percorso con 4 penalità che un netto malfatto. Del primo resta una crescita ed un insegnamento, del secondo un'effimera vittoria.
Natale come vede Natale tra dieci anni?
"Allenatore, ma non selezionatore, di qualche squadra nazionale, perché io non sono un politico ma solo un uomo di sport! "
Natale Chiaudani, un uomo, forse un centauro... sicuramente un Campione!