In Italia, il 10% dei bambini in età scolare — circa un milione di giovani — convive con difficoltà linguistiche che vanno da semplici ritardi nell'eloquio a disturbi complessi dell'apprendimento. Un problema spesso amplificato in contesti di svantaggio socio-culturale, dove la mancata diagnosi precoce rischia di compromettere lo sviluppo del potenziale individuale.
A lanciare l'allarme è il manifesto "Atlas Think Language First", che propone un approccio integrato tra linguaggio, ambiente e interventi professionali per prevenire limitazioni linguistiche future.
Il documento, al centro della Giornata Europea della Logopedia 2025 (6 marzo), individua cinque pilastri per contrastare le barriere comunicative:
- Limitare gli schermi, favorire l'esperienza reale
L'American Academy of Pediatrics (2024) raccomanda di ridurre lo *screen time* sotto i 2 anni, associato a minori competenze linguistiche e socio-emotive. Eccezione? Contenuti educativi supervisionati da un adulto. «L'ambiente strutturato, ricco di stimoli visivi e sonori, è essenziale per acquisire vocaboli ed esperienze», spiega Tiziana Rossetto, presidente della Federazione Logopedisti Italiani (FLI). - Tempo libero di qualità: interazione e creatività
Giochi all'aperto, dialoghi, esplorazioni: attività che stimolano la comunicazione. «Una passeggiata in natura o una visita al museo sono “plus” per le abilità comunicative», aggiunge Francesco Campanella, logopedista dell'Università di Trento. - Linguaggio come determinante di salute
Inserire interazione sociale e linguaggio tra i fattori di “vita sana”, accanto a alimentazione e movimento. «Mantenere relazioni in contesti positivi previene anche il decadimento cognitivo in età adulta», sottolinea Marco Simoni, esperto dell'Azienda Ospedale Università di Padova. - Ambienti arricchiti, futuri possibili
Spazi ricchi di stimoli—libri, laboratori, attività creative—offrono opportunità per lo sviluppo linguistico e cognitivo, gettando basi per la crescita scolastica e professionale. - Il logopedista: sentinella e guida
Figura chiave per diagnosi precoce e creazione di contesti favorevoli. Dal 3 al 7 marzo, la FLI attiva linee telefoniche gratuite (345.2754760, ore 15-17) per rispondere a dubbi di famiglie e pazienti.
Le evidenze scientifiche confermano che la stimolazione linguistica nei primi anni di vita—come la lettura condivisa—migliora le capacità comunicative future. Ma non basta: «Le esperienze extralinguistiche, come lo sport o l'arte, sono mattoni per la formazione sociale», precisa Campanella.
L'appello degli esperti è chiaro: creare ambienti inclusivi e accessibili, dove il linguaggio sia coltivato come risorsa collettiva. «L'impegno deve durare tutta la vita—conclude Simoni—perché un ambiente stimolante protegge la salute cognitiva a ogni età».
In un'epoca dominata dal digitale, il manifesto invita a riscoprire il potere delle interazioni reali, dell'ascolto e della parola condivisa. Perché investire sul linguaggio oggi significa costruire domani adulti più consapevoli, capaci e connessi.