Il destracentro si riunisce ad Arcore per analizzare la debacle
... Sì ma se stasera
Se incontriamo la corriera
Uno balza sul lancione
Uno acciuffa il postiglion
Due sorvegliano di fuori
Uno spoglia i viaggiatori
E ce ne andiamMa se siamo tre
Tre somari e tre briganti
Solo treA a a ia ia ia ia iai
A ia ia ia ia ia iai ...
Uno dei brani più noti del Rinaldo in campo di Garinei e Giovannini, cantato da Modugno, sembra adattarsi benissimo a fare da cornice al mesto entusiasmo dei leader del "destracentro" che quest'oggi si sono riuniti ad Arcore per rivedere strategie e obiettivi dopo la debacle (termine utilizzato dalla sora Meloni) delle amministrative 2021.
Matteo e Giorgia sono volati ad Arcore ad incontrare Silvio, in favore di telecamere, per dimostrare al mondo che il destracentro, nonostante la bastonatura (elettorale) è vivo e vegeto, più o meno, e agisce cordialmente "in un clima di massima collaborazione".
Il tutto, per diffondere poi una nota in sui si dichiara che il destracentro"intende continuare a lavorare come coalizione e ha confermato conseguentemente la propria indisponibilità a sostenere un cambiamento della legge elettorale in senso proporzionale".
Evidentemente, fatti due conti, è la soluzione che al prossimo turno, più di altre, garantisce la conservazione della cadrega... e poi fanno finta di stracciarsi le vesti perché la gente non a votare.
I tre hanno successivamente dichiarato che dopo "un attento esame dei risultati elettorali e delle cause che li hanno determinati, i leader del centrodestra (destracentro) hanno stabilito che, d'ora in avanti, avranno incontri periodici – con frequenza settimanale – per concordare azioni parlamentari condivise. ...Con questo stesso spirito, il centrodestra (destracentro) intende muoversi compatto e per tempo per preparare i prossimi appuntamenti elettorali e politici, con particolare attenzione all’elezione del prossimo Presidente della Repubblica".
Alla riunione non hanno partecipato - almeno quest'oggi - né Renzi, né Calenda... ma è questione di tempo. Non appena Salvini verrà cortesemente accompagnato alla porta della segreteria leghista per essere sostituito da Giorgetti, il destracentro riprenderà ad essere centrodestra in barba alla sora Giorgia che, impegnatissima a smascherare la strategia della tensione architettata dalla Lamorgese (in base a quanto lei sostiene), non si è accorta (o almeno finge di non accorgersi) di cosa la attenda a breve.