Mattarella, venerdì mattina era ancora in Lituania, per l'ultimo giorno della visita di Stato in quella nazione. Dopo aver deposto una corona al Cimitero Antakalnis e dopo aver incontrato una rappresentanza della collettività italiana, il personale dell'Ambasciata d'Italia e dell’Istituto Italiano di Cultura, ed aver assistito al Palazzo Presidenziale alla cerimonia del centenario per l'indipendenza della Lituania, nel pomeriggio il presidente della Repubblica ha fatto ritorno in Italia.

Adesso lo attende al varco la questione Lega con le perorazioni di Salvini che, va da sé, dà per scontato che sia suo diritto incontrare il capo dello Stato, nonché presidente del CSM, per chiedere...

Già, proprio questo il punto. Che cosa vuole chiedere Salvini a Mattarella? Che intervenga presso il CSM perché sanzioni o minacci magistrati e giudici che secondo lui stanno danneggiando la Lega? Oppure che faccia una dichiarazione pubblica ripetendo a pappagallo le parole di Salvini, definendo come politica la decisione di sequestrare 49 milioni di euro alla Lega?

All'incontro avrebbe "lavorato" nei giorni scorsi il leghista "con i pantaloni stirati" Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, che si sarebbe mosso con funzionari del Quirinale per organizzare l'appuntamento e che avrebbe fatto trapelare al riguardo un assenso da parte di Mattarella, che però non c'è stato, causando così ulteriore irritazione da parte del capo dello Stato.

Salvini, molto probabilmente, mira ad incontrare Mattarella solo per far credere ai suoi "seguaci" che già il solo incontro sia di per sé, solo perché accordato, una sorta di benedizione alle farneticazioni leghiste in merito alla decisione del PM genovese che ha ordinato il sequestro. 

Interpretazione, ovviamente, che non sarebbe di certo gradita al Colle. Così Mattarella dovrà affrontare la "bega" Salvini e, se incontro ci sarà, dovrà anche trovare il modo di non farsi coinvolgere in un conflitto istituzionale tra ordine giudiziario e politica relativo ad una sentenza, tra l'altro, pronunciata dalla Cassazione.

In questa vicenda, Salvini sta mettendo in evidente imbarazzo il capo dello Stato, scaricando su di lui responsabilità e decisioni che non gli competono e non gli devono competere. E se Mattarella decidesse di non incontrarlo?