I vigili del fuoco ancora impegnati nel recupero dei dispersi dell'esplosione avvenuta a Ravanusa
Come riportato in una nota delle scorse ore, continuano a scavare senza sosta i vigili del fuoco tra le macerie degli edifici crollati a Ravanusa.
Da oltre quaranta ore procedono le lunghe e complesse operazioni di ricerca da parte delle squadre USAR, dei cinofili e degli operatori specializzati nella conduzione di mezzi per il movimento terra.
Nelle prime ore del mattino di lunedì sono stati individuati e recuperati i corpi senza vita di quattro persone. Sale così a sette il numero delle vittime: quattro donne e tre uomini.
Mancano all'appello ancora due persone disperse sotto le macerie, per le cui ricerche sono all'opera 100 vigili del fuoco.
Le operazioni di ricerca, hanno ribadito i vigili del fuoco, andranno avanti fin quando tutti i corpi non saranno stati trovati. Poi si passerà alla rimozione delle macerie per arrivare ad individuare il punto in cui c'è stata la rottura della tubatura che ha provocato la distruzione in alcuni casi parziale, in altri totale di sette abitazioni.
Gli inquirenti non hanno per il momento avanzato ipotesi sulle cause dello scoppio della tubatura del gas che ha provocato la strage nella cittadina in provincia di Agrigento.
Cinque giorni prima dell'accaduto c'è stato un intervento di manutenzione ordinaria sull'impianto della rete di metano che, però, non avrebbe evidenziato alcuna criticità, anche se da giorni nella zona veniva avvertito un forte odore di gas.