Già venticinque anni sono trascorsi da quando se n’è andata Mia “Mimì” Martini, lasciandoci struggenti ricordi e qualche domanda. Nella fiction “Io sono Mia”, del 2019, dove la cantante è interpretata da Serena Rossi, viene ripercorso il percorso umano e artistico di Domenica, poi ribattezzata con abile strategia marketing e lanciata nel firmamento.

Sappiamo che gli inizi furono difficili, a partire dalla famiglia Berté, formata da papà professore di greco e latino e mamma maestra elementare, originari di Bagnara Calabra, dove via via la madre andava a partorire le quattro figlie, tornando poi a vivere nelle Marche, dove lei e il marito insegnavano. La prima è Leda, già impiegata al Ministero di Giustizia, poi Mia (1947), Loredana (1950) e Olivia.

L’esordio della Martini, almeno a certi livelli, avvenne col pezzo “Padre davvero”, invettiva rabbiosa contro un genitore ritenuto despota e ipocrita. Con gli anni abbiamo però saputo che non era stata una passeggiata di salute nemmeno il rapporto con mamma Salvina che, in un’intervista degli anni sessanta ( visibile su Rai Storia) lamentava i sacrifici economici per aiutare la carriera della secondogenita. Infine, i due genitori si separarono.

A questo punto integriamo i racconti di Loredana, che disegna l’odissea della sorella maggiore e lei stessa, impegnate a guadagnarsi da vivere a Roma, dopo aver lasciato un nido assai poco accogliente. Lì giunte, mentre l’una punta dritta al successo canoro, la minore si butta un po’ su tutto, facendo la ballerina nella commedia musicale hippy “Hair” che allora imperversava, e la collettina della Pavone ( al maschile “collettone”, gruppo di ragazzi che si agitavano intorno a Rita).

Mentre Mia inanella un successo dietro l’altro, Loredana scalda i motori e, verso la fine degli anni settanta, ci propone il suo stile rock, meno intimista e melodico dell’altra, ma già con toni di dolente rammarico per la traversie amorose delle donne (famosa, tra i primi successi, “Bellissima”, dicono allusiva a una relazione contrastata col suo autore Mario Lavezzi).

La stereofonia delle due sister, che ci accerchiano con i loro successi, si interrompe per Mia nei primi anni ottanta, sappiamo perché: qualcuno, per vendetta probabilmente, mise in giro voci secondo cui la nuova stella della canzone italiana avrebbe portato iella, e in quel mondo una simile calunnia è esiziale. Forse allora Mimì iniziò a spegnersi, mentre Loredana era sempre “on” e, anzi, giravano voci malevole su furti di partner dall’una all’altra. Non facciamo nomi che non hanno voluto essere menzionati nemmeno nella citata fiction.

Dopo qualche anno l’ukase contro Mia cessa e lei ritorna, smagliante d’aspetto, forse single nella vita, ovvero deposta ogni velleità di trovare il grande amore, ma…c’è qualcosa che non va. Per quanta professionalità si possa mettere nel canto, sostituire le corde vocali scoppiate era difficile anche per lei, ormai sempre più rauca, stile Whitney Houston degli ultimi tempi; sulle cause, già troppo è stato insinuato.

Intanto Loredana fa e disfa matrimoni: prima col rampollo di una dinastia di industriali del caffè, Roberto Berger ( nozze smart alle isole Vergini, separazione veloce), ma dietro l’angolo c’è una star disposto a impalmarla: nientemeno che Bijon Borg, tennista a sua volta esausto e malmostoso. Si organizzano nozze fastose, nel 1989, in presenza di alcuni ex di lei, tra i quali quell’Adriano Panatta, lui sì, sempre in palla, e che forse Loredana avrebbe voluto sposare tanto tempo prima.

Tempo un paio d’anni, lo svedese molla di malagrazia l’italiana, che si ritrova nelle stesse ambasce della sorella, con cui costituisce un duo poco funzionale, come si è visto sul palco di Sanremo.

In realtà, benché appaia aggressiva e molesta, Loredana ha spesso avuto parole dolci per Mia, mentre viceversa non ci sembra si sia mai verificato. Mimì è ora insediata in un tetro palazzo di Cardano al Campo, sola, ma vicino al padre ( rapporto che sembra recuperato, mentre Loredana ha rotto con entrambi i genitori, accusando la madre, secondo i tabloid, di sfruttarla economicamente).

Sappiamo quello che ci hanno raccontato. La Martini stava provando in casa una nuova incisione, poi sparì dai radar ( non si sa se avesse già un cellulare) e la trovarono morta un giorno di maggio del 1995.

Loredana appare affranta e non smetterà di lanciare accuse sul padre, mai provate in realtà, morto nel 2017 (mammà se n’era andata nel 2003). Qualche volta abbia visto Leda e Olivia in televisione, mentre raccontavano con prudenza una storia…dove Mia è presente, mentre Loredana, oggi adorna di chiome blu e mai doma, non esiste. I peccati non si finiscono mai di scontare.