Il previsto boom della produzione di auto elettriche aveva spinto molti investitori a pronosticare un futuro radioso per litio e cobalto, due metalli necessari per fabbricare le batterie di quel tipo di veicoli.

Eppure, dopo un rally importante, le quotazioni di questi due metalli hanno invertito direzione, cominciando una marcia al ribasso.

Fino a circa un anno fa, litio e cobalto avevano iniziato quella che tutti prevedevano come una marcia trionfale verso sempre nuovi valori massimi. Ad un tratto però, l'inversione di tendenza che, giudicata inizialmente come naturale evento di una breve pausa per riprendere poi la cavalcata come prima e più di prima, è invece rimasta tale spingendo i prezzi delle due materie prime a ribassi inimmaginabili.

Il motivo? Non è del tutto chiaro. Forse perché cobalto e litio, la cui disponibilità non è certo illimitata, forse non sono ritenuti così più tanto necessari per il futuro dell'auto elettrica, oppure perché la crescita di quel mercato è ancora lontana dall'impensierire quello delle auto a benzina e diesel e, pertanto, si è ancora lontani dal poter ritenere a rischio le riserve di cobalto e litio, in modo da giustificarne valori di prezzo sostenuti.