Barra dritta e avanti tutta. Con questo titolo, il blog di Beppe Grillo pubblica una dichiarazione congiunta dello stesso Grilo e di Virginia Raggi per mettere un punto alla vicenda Marra e continuare così l'esperienza al Comune di Roma.

Che cosa ha detto Grillo.

Sono stati fatti degli errori che Virginia ha riconosciuto: si è fidata delle persone più sbagliate del mondo. Da oggi si cambia marcia. Bisogna riparare agli errori fatti per fugare ogni dubbio.

Che cosa ha detto Raggi.

Al termine delle ultime due riunioni di maggioranza, in cui erano presenti i consiglieri comunali, alcuni assessori e i presidenti dei Municipi del MoVimento 5 Stelle, e dopo un confronto con il garante Beppe Grillo abbiamo stabilito di dare un segno di cambiamento. Daniele Frongia ha deciso di rinunciare al ruolo di vicesindaco mantenendo le deleghe alle Politiche giovanili e allo Sport. Contestualmente Salvatore Romeo ha deciso di dimettersi dall'incarico di capo della Segreteria politica.
Al contempo a breve avvieremo una nuova due diligence su tutti gli atti già varati.

Come molti hanno scritto si tratta di un commissariamento di Virginia Raggi. Il commissariamento è di per sé anche una sconfessione implicita della Raggi, ma porta alla luce anche il principale dei molti problemi strutturali del Movimento 5 Stelle.

La forza del Movimento è quella di coinvolgere direttamente i cittadini nella politica e nelle istituzioni. Però questo fa sì che un semplice cittadino, una volta arrivato a guidare le istituzioni, non avendo relazioni costruite nel tempo con persone che dovranno poi contribuire al governo di quell'istituzione, si troverà a dover riempire delle caselle senza sapere da che parte cominciare.

Quando la Raggi si è presentata alle elezioni, i nomi per la sua giunta non erano stati diffusi e, dopo aver vinto le elezioni, per avere i nomi della sua "squadra" di governo sono passati molti giorni.

La mancanza di relazioni, che può essere un vantaggio se utilizzata come discontinuità per segnare la differenza da amministrazioni che si sono contraddistinte per una cattiva gestione della cosa pubblica, diventa un problema nel momento in cui si è chiamati a governare.

C'è stata una risposta a questo problema da parte dei 5 Stelle dopo la vicenda Marra? No. Perché non si è neppure evidenziato il problema. L'unico rimedio individuato da Grillo sui fatti di Roma è il seguente: «A breve defineremo un codice etico che regola il comportamento degli eletti del MoVimento 5 Stelle in caso di procedimenti giudiziari. Ci stanno combattendo con tutte le armi comprese le denunce facili che comunque comportano atti dovuti come l'iscrizione nel registro degli indagati o gli avvisi di garanzia. Nessuno pensi di poterci fermare così. Mettiamo la barra dritta e avanti tutta.»

Finché i 5 Stelle non individueranno un metodo per selezionare una classe dirigente che sia all'altezza delle sfide cui è chiamata, le vicende come quella di Roma si ripeteranno, con il rischio di sfaldare la convinzione di rinnovamento e buona politica che ancora anima i suoi elettori.