A pagina 123 del n.13 del settimanale di gossip Chi, in un servizio sulla Sindone si legge, tra l'altro: "Quel corpo è proprio come lo videro le persone che venti secoli fa lo seppellirono." (Sic!)

Non basta. Tal prof. Fanti dichiara anche che: "Per la tradizione cristiana l'immagine che si vede sulla Sindone è quella di Gesù morto crocifisso... e ormai anche la scienza è di questa opinione!"

E pare che lo abbia detto senza ridere!

Il servizio è corredato dalle foto di uno scultore che avrebbe riprodotto in tre dimensioni il corpo raffigurato sul noto telo, e di altre che mostrano lo stesso ed altri personaggi, intenti ad avvolgere la statua in un lenzuolo, evidentemente per sperimentare come sarebbe stata resa un'immagine del corpo ottenuta con qualche tipo di verniciatura. altrimenti a che scopo mostrare l'impacchettamento?

Però poi gli ardimentosi sperimentatori si sono ben guardati dal mostrare il lenzuolo disteso per vedere il risultato dell'immagine della scultura una volta che il supporto fosse stato posto sul piano orizzontale, poiché la deformazione li avrebbe messi in imbarazzo.

Nel servizio nemmeno un accenno all'unica indagine seria e scientifica effettuata nel 1988 che dette come risultato la nota datazione del reperto, ponendolo in un periodo che escludeva qualunque fantastica ricostruzione.

Il settimanale Chi è noto per il suo commovente impegno per promuovere l'indissolubilità del matrimonio,  per stigmatizzare i rapporti sessuali pre-extra matrimoniali, nonché per la castigatezza dei costumi e dei vestiti di modelle e attricette.  Pertanto, questa sparata miracolistica rende evidente che - come la Chiesa - il direttore del settimanale, Signorini, ha capito che determinati "principi" non pagano, meglio stupire le masse con effetti speciali... che rendono di più!