Il fegato è l’organo del nostro corpo coinvolto nel maggior numero di attività.

E’ responsabile del metabolismo dei carboidrati, proteine, grassi, ormoni, della detossificazione di metaboliti, mantiene l’equilibrio tra anabolismo e catabolismo. Funziona inoltre come filtro e sito di stoccaggio per il sangue proveniente dalla circolazione portale, è il sito di sintesi ed escrezione della bile, è il sito di immagazzinamento di vitamine e Ferro ed è un sito di sintesi dei fattori di coagulazione.

Il suo ruolo forse più importante è quello di gestione delle tossine, siano esse esogene che endogene. A livello epatico le sostanze esogene subiscono una serie di trasformazioni, che servono a rendere le sostanze tossiche facilmente eliminabili dall’organismo. Queste trasformazioni si suddividono in reazioni che vengono divise in Fase I e Fase II.

Le reazioni della Fase I producono metaboliti che poi passano alla Fase II per la loro trasformazione in metaboliti idrosolubili e quindi facilmente eliminabili attraverso le vie urinarie o la bile.

Le piante officinali che possono aiutare in questo processo di detossinazione sono diverse e ognuna ha specifiche azioni sul fegato.

Per esempio ci sono piante ad azione coleretica (stimolazione di produzione di bile da parte degli epatociti) e colagoga (stimolazione del rilascio della bile dalla cistifellea). Tra le due azioni sicuramente la più importante è quella strettamente legata al fegato ed è la coleretica: può essere tradotta come un effetto di lavaggio sul fegato stesso, che elimina attraverso la bile i metaboliti della Fase II. Il miglior esempio è il Carciofo, ma con la stessa azione ci sono anche la Menta piperita, la Curcuma longa e il Tarassaco. Queste piante possono essere utili in caso di calcoli alla colecisti, infezione alla cistifellea, ittero dovuta a una mal escrezione della bilirubina.

Un ridotto flusso biliare causa un mal assorbimento di grassi e vitamine A, B, D ed E, una ridotta escrezione di tossine, un eccesso di sali biliari che si deposita sotto la cute. Le piante coleretico-colagoghe possono essere quindi utili in caso di:

- Malattie della pelle

- Stipsi

- Emicrania

- Malattie infiammatorie dell’intestino

- Disbiosi intestinale

- Pesantezza allo stomaco con nausea e sensibilità a grassi e alcool

 

Queste piante devono la loro azione al loro sapore amaro. Ideale sarebbe che venissero assunte prima dei pasti per facilitare sia la digestione sia il lavoro del fegato.

Ci sono poi piante ad azione epatoprotettiva, che proteggono cioè gli epatociti dall’azione tossica dei metaboliti di scarto. Sono piante antiossidanti come il Cardo mariano, il Carciofo, la Schisandra e il Fillanto. L’ideale è assumerle prima dei pasti.

Vi sono piante detossificanti, che sono quelle che influenzano le reazioni epatiche, aiutando a eliminare più velocemente i composti tossici esogeni ed endogeni. Quelle più significative e studiate in questo senso sono il Cardo mariano, il Carciofo e la Curcuma.

Il fegato gioca un ruolo importante nella fisiologia umana e per questa ragione una sua disfunzione può essere un fattore causale in molti disturbi. Per questo l’uso di piante con effetto su di esso può risultare utile in molte condizioni, a parte naturalmente situazioni di patologie gravi conclamate, come le epatiti. I disturbi che rispondono bene all’utilizzo di piante sono per esempio lo stress epatico, le infiammazioni anche croniche del fegato, in caso di recupero dopo un trattamento farmacologico o in caso di esposizione a contaminanti ambientali. Molti farmaci infatti sottopongono il fegato ad uno stress, alcuni sono anche intrinsecamente tossici per le cellule del fegato stesso. Il fegato può risultare appesantito anche dall’uso eccessivo di alcolici e anche dall’esposizione a inquinamento ambientale.

Spesso chi ha problemi funzionali al fegato presenta pelle e mucose secche, cattivo metabolismo e poco appetito verso proteine e grassi, ha problemi glicemici, allergici e di stipsi.

Un fegato appesantito può contribuire a numerosi stati patologici, come la psoriasi, come la sindrome del colon irritabile, come allergie.

Per prevenire e trattare, riducendo così i danni epatici che le diverse varie condizioni possono provocare, sono quindi molto utili le piante epatoprotettive e antiossidanti.

 

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