Denis Nesci, eurodeputato uscente e ricandidato nelle file di Fratelli d’Italia, ha le idee ben chiare su quello che dovrà essere il compito suo e del suo partito nel prossimo Parlamento europeo. Ha fatto parte della commissione Econ e della Commissione Regi e si è occupato di importanti dossier tra i quali quello della direttiva Ets che avrebbe un impatto devastante su una delle principali infrastrutture del sud e dell’Italia intera , il porto di Gioia Tauro. E per lui calabrese doc anche se romano di adozione, questa cosa proprio non è andata giù e ha combattuto come un leone su questo e su altri dossier legati al “Green deal”.

- Nell’ultimo periodo che è poi è proprio quello che ha coinciso con il mio ingresso in parlamento, essendo subentrato nell’ottobre del 2022 al ministro Fitto, come primo dei non eletti al sud, noi dell’Ecr siamo stati determinanti nel modificare dei provvedimenti folli sull’ambiente che avrebbero messo in seria difficoltà interi settori produttivi italiani. Basti pensare a quello sui motori termici o quello sull’Ets per i porti, o ancora quello sulle case green. Follie allo stato puro che non avevano altro obiettivo che quello di danneggiare imprese e cittadini

Onorevole Nesci come sta andando la campagna elettorale in una circoscrizione come quella del sud da sempre considerata tra le più difficili.
- Molto bene direi, stiamo girando in lungo e il largo il sud Italia e sento sensazioni sicuramente positive. Mai come in questa occasione credo che sia importante andare a votare perché l’importanza di queste elezioni è altissima, soprattutto per i territori del Mezzogiorno.

Lei crede che nel prossimo parlamento si possa realizzare una nuova maggioranza di centrodestra come auspica la vostra leader Giorgia Meloni
- Non lo so, è molto prematuro adesso poter fare valutazioni su quello che potrà accadere. Aspettiamo l’esito delle urne. Siamo ottimisti. Quello che posso garantire inoltre è che il nostro impegno per la difesa degli interessi italiani sarà massimo come è sempre stato in questi ultimi cinque anni di legislatura. Quello che è sicuro è che questa maggioranza atipica di popolari socialisti e liberali ha prodotto solo danni ed occorre un deciso cambio di passo.

Lei ha fatto parte della importante commissione Econ al Parlamento europeo e si è dovuto occupare di dossier importanti anche e soprattutto per il Sud, quali sono state le sue iniziative in ambito della commissione di cui fa parte. in particolare quelle legate al suo territorio che è la Calabria, dove lei fino a qualche mese fa ha ricoperto anche il delicato compito di commissario per il partito della provincia di Reggio Calabria.
In commissione ma anche in parlamento noi di Ecr abbiamo contribuito a modificare in parte provvedimenti che andavano contro le imprese e le famiglie non solo del sud , ma di tutta Italia. Per citarne solo alcune poso dire quella sugli imballaggi, o la direttiva sui motori termici, o ancora quella sulle case green. Ecco io credo che il nostro gruppo soprattutto in questo ultimo scorso di legislatura abbia fatto un grande servizio al paese, con la coerenza e la serietà che da sempre ci contraddistingue, per modificare provvedimenti che erano intrisi di ideologia e dogmatismo

Parliamo di una questione che per lei è cruciale e sulla quale si è speso moltissimo in questi mesi a Bruxelles il porto di Gioia Tauro, quali sono
le principali criticità della criticatissima della direttiva Ets che introduce tasse a chi usa combustibili fossili sulle navi nel Mediterraneo per il porto calabrese e per tutti i porti italiani
- E’ di tutta evidenza che si tratta di una Direttiva sulla riduzione delle emissioni che obbligando le compagnie marittime a comunicare il carico di emissioni inquinanti per poter approdare nei porti europei , avrebbe effetti devastanti, in termini di incremento dei costi. Secondo una ricerca condotta anche da RINA e contenuta nell’aggiornamento del documento, l’estensione del sistema ETS al trasporto marittimo comporterà nel 2024 più di tre miliardi di costi da parte delle compagnie a causa delle emissioni di CO2 prodotte. La conseguenza ovvia sarà lo spostamento dei traffici verso aree che non sono soggette alla stessa direttiva, creando, di fatto, una distorsione della concorrenza con un impatto molto negativo sui porti italiani. Una vera follia contro cui noi di Ecr, abbiamo combattuto strenuamente e ancora lotteremo per modificarla ulteriormente nel prossimo parlamento.


La direttiva era stata votata da tutti i partiti tranne che da voi e la Lega, come mai da parte degli altri partiti non c’è stata un lavoro di squadra per una direttiva che a quanto mi dice danneggia una infrastruttura cosi strategica non solo per il sud Italia ma per tutto il paese..?
- Che le devo dire…oserei dire.. niente di nuovo sotto il sole della sinistra. Le sinistre da sempre sono state molto poco attente al mondo delle imprese, ed anche in questo caso non si sono smentite per poi cercare sotto elezioni soluzione postume e tardive. Noi come sempre siamo stati coerenti ed abbiamo avuto il merito di portare dalla nostra parte anche chi aveva votato a favore della direttiva..

Il ministro Lollobrigida è venuto qualche giorno fa in Calabria proprio per lanciare la sua campagna elettorale, si tratta di una sorta di investitura per lei. Avete anche parlato di agricoltura in Calabria su cui lei si è molto speso anche in Europa..?
- Francesco Lollobrigida è un amico e ha voluto starmi vicino in una tappa importante della mia campagna. Ma ho voluto che fosse affianco a me, soprattutto perché, per me, lui rappresenta uno degli esempi di quanto il nostro Governo è tornato a contare in Europa, soprattutto su un settore strategico come l’Agricoltura.