Mimmo Lucano rinviato a giudizio anche per i reati che la Cassazione aveva ritenuto inconsistenti
Il giudice dell'udienza preliminare di Locri, Amelia Monteleone, ha accolto la richiesta del pubblico ministero di rinviare a giudizio il sindaco di Riace Mimmo Lucano, assieme alla compagna Lemlem Tesfahun e ad altri 29 indagati per i seguenti reati: associazione a delinquere; truffa con danno patrimoniale allo Stato per oltre 350mila euro; abuso d’ufficio per un ingiusto vantaggio patrimoniale di oltre 2 milioni di euro; peculato, per aver distratto fondi pubblici per oltre 2 milioni e 400mila euro; concussione; frode in pubbliche forniture; falso e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
La prima udienza si terrà il prossimo 11 giugno presso il Tribunale di Locri.
La difesa di Mimmo Lucano aveva chiesto il non luogo a procedere, anche sulla base del fatto che lo scorso 3 aprile la Cassazione aveva praticamente smontato l'inchiesta denominata Xenia, in base alla quale Lucano era stato arrestato, ipotizzando come unico possibile reato quello di aver "aiutato" la propria compagna Lemlem a rimanere in Italia.
Mimmo Lucano ha commentato la decisione del Gup in questo modo: "Sono senza parole. Sono stato rinviato a giudizio anche per i capi di imputazione che la Cassazione ha demolito. Evidentemente, quello che vale a Roma non vale a Locri. Ma vado avanti con coraggio, la verità si farà luce da sola."