«Verrò processato per aver definito Matteo Salvini Ministro della Mala Vita e buffone. Ribadisco il mio giudizio su di lui e la legittimità nel poterlo definire tale. Mentre io andrò a farmi processare, Salvini scappa dal processo sul caso Diciotti. Salvini, Capitan Codardo!»

La dichiarazione sopra riportata è quella odierna di Roberto Saviano, a commento del salvataggio di Matteo Salvini messo in opera dai 5 Stelle al Senato per evitargli di andare a processo sul caso Diciotti.

Saviano aveva anche detto: «Oggi il Senato salverà il Ministro della Mala Vita che ha infranto la legge sequestrando migranti e lo fa per interesse politico, senza che vi fosse alcun pericolo per il Paese.

Sequestrare persone sul territorio Italiano, come il Ministro della Mala Vita ha fatto con i migranti a bordo della Diciotti, imbarcazione della Guardia costiera italiana, è un reato gravissimo, ma oggi Salvini, contando anche sul voto degli imbelli del M5S, la farà franca.

E così, mentre il Ministro della Mala Vita si sottrae a un processo nel quale rischia una pena detentiva molto alta, sottopone me a processo ritenendo di essere stato diffamato.

Il Ministro della Mala Vita prima legge in diretta Facebook gli atti giudiziari, prima spavaldo rivendica la sua azione, poi si sottrae al processo ricattando politicamente l'alleato di governo.

E mentre lui, codardo, scappa, sottopone me al processo per averlo chiamato Ministro della Mala Vita, per averlo definito buffone: ma cos'è, se non un buffone, chi scappa di fronte alle proprie gravissime responsabilità?

E voi, senatori del M5S, salvando il Ministro della Mala Vita, avrete definitivamente perso ciò che restava della vostra già compromessa credibilità.

Matteo Salvini, mentre lei scappa codardamente dal processo sul caso Diciotti, ci vedremo al processo nel quale sarò io l'imputato e le prometto che con la parola - l'unico mezzo a mia disposizione - non darò tregua alle sue continue bugie.»



Dal punto di vista mediatico, la scelta di Salvini, oggettivamente, non è un granché. Oltretutto, qualche giorno fa il ministro dell'Interno citava sul suo profilo Facebook il fascista Ezra Pound per affermare che "se un uomo non è disponibile a correre qualche rischio per le proprie idee, o le sue idee non valgono nulla o è lui che non vale nulla".

Quindi, in conseguenza di quanto accaduto oggi, con il ministro dell'Interno che ha preteso dai 5 Stelle che il Senato votasse per evitargli di andare a processo correndo così un rischio per difendere le proprie convinzioni, Matteo Salvini ci ha voluto dimostrare che le sue idee non valgono nulla o che è lui a non valere nulla.

Per questa volta, è giusto complimentarsi con Matteo Salvini per la sincerità dimostrata.