Zen Circus e Mimmo Parisi
Modena. «Il filo conduttore dei testi è un’ipotetica terza guerra mondiale, da noi invocata provocatoriamente come unico modo per capire chi è amico e chi nemico, per liberarsi da sovrastrutture inutili che ci imbrigliano fino a renderci impotenti» spiega la band all’unisono. «Fino a quando non sarà fisicamente a casa nostra, la guerra non ci tangerà e continueremo a fare finta di nulla».
Torna il grande rock italiano con una serata firmata Zen Circus, in concerto questa sera 25 marzo all’Off. Il live rappresenta la decima tappa del secondo tour nazionale “La terza Guerra Mondiale”, che lancia l’omonimo album della band toscana, uscito lo scorso settembre e disponibile in tutti i negozi di musica e online.
Invece, a Bologna, Mimmo Parisi, cantautore ma anche scrittore – il suo ultimo libro “Sono tornati i Braccialetti Rossi” è stato pubblicato a gennaio 2017 – , è reduce del concerto on line di due giorni fa. Come sanno tutti quelli che, al posto del solito film serale, hanno scelto di mettersi di fronte al computer per seguire i suoi filmati. Ovviamente, Parisi, non è dell’avviso che bisogna, in futuro, rassegnarsi al concerto virtuale.
Tutt’altro. Quelli che conoscono bene questo romanziere e cantautore, sono ampiamente convinti delle parole di Mimmo: “La via virtuale che porta un video, un racconto, un romanzo o una canzone è benvenuta; nondimeno, la strada maestra è il live; anche per avvicinarsi alla lettura, meglio andare da Feltrinelli e incontrare il proprio artista preferito piuttosto che limitarsi a leggerlo o ascoltarlo”. Insomma, sembra dire Mimmo Parisi, quando è possibile il ‘reale’, è da preferire.