- A France'... A Lollooo... A LOLLOOOOO!!!
- Agli ordini!
- Mettime 'a sigla che devo da dichiara'.
- Agli ordini!

Noi semo piccoli, ma cresceremo
e allora, virgola...

- NONE. Quella nun va bbene. T'avo detto l'artra... quella ch'amo preparato. Mannaggia a te e a mi' sorella.

Patricchè, Patricchè,
Pecché me dice sti parole amare,
Pecché me parle e 'o core
Me turmiente Patricchè?

Nun te scurdà ca t'aggio date 'o core, Patricchè
Nun te scurdà!

Patricchè, Patricchè, che vene a dicere
Stu parlà, che me dà spaseme?
Tu nun nce pienze a stu dulore mio
Tu nun nce pienze tu nun te ne cure

Core, core 'ngrato
Te haie pigliato 'a vita mia
Tutt' è passato
E nun nce pienze cchiù!

- 'ndo semo? Sur tiggiuno? Bbene.  Allora... Ah me devo da sforza a dichiara' 'n itagliano... Dicevo..."Non mi aspetto riconoscenza, non mi interessa. ... Era giusto farlo, l'abbiamo fatto e lo facciamo indipendentemente da ogni altra considerazione. ... Penso che la grazia concessa a Patrick Zaki sia un altro segno del rispetto che l'Italia ha in questo momento e anche di un approccio diverso inaugurato con i Paesi del Nord Africa, un approccio rispettoso pur con le differenze che esistono tra noi".

Così un'irritatissima dentro Giorgia Meloni ha voluto intestarsi urbi et orbi la grazia concessa da al-Sisi allo studente egiziano Patrick Zaki, organizzando un'intervista al Tg1 nella serata di sabato 22 luglio.

"Per noi era un obiettivo importante e sono molto contenta di averlo centrato", ha precisato Giorgia Meloni, rimarcando che alla liberazione si è giunti "con pazienza e con determinazione".

Perché questa sceneggiata a cui è stata chiamata a dover organizzare la tv di Stato?

Perché Patrick Zaki, prima condannato da un tribunale egiziano a tre anni di carcere (con 14 mesi ancora da scontare), dopo appena ventiquattr'ore era stato graziato dal presidente egiziano e successivamente scarcerato. Il 19 luglio, molte ore prima che fosse fatto uscire dal carcere, Meloni diceva che il giorno dopo Patrick Zaki sarebbe arrivato in Italia...

Tutto era stato apparecchiato: volo di Stato, arrivo a Ciampino, Meloni pronta ad accoglierlo, dichiarazioni di ringraziamento, strette di mano, baci e abbracci... con tutta la stampa (di destra) a tessere lodi e panegirici dell'amata premier.

Tutto era pronto... ma la sora Meloni è stata gabbata. Prima un ritardo, poi un contrattempo, poi... la doccia gelata. Torno in Italia domenica, ma con un volo di linea. Arriverò a Bologna. Queste le parole di Patrick Zaki.

Dopo un primo sbandamento cui sono seguite dichiarazioni del tipo "ecchissenefrega", la macchina della propaganda (post) fascista ha deciso che, comunque, la sora Meloni doveva intestarsi il "colpo" e allora ha ordinato l'intervista al tiggì della prima rete, dove ha rilasciato le dichiarazioni riportate in precedenza.

E quindi?

Quindi un tanto di cappello grande come una casa e un sincero bentornato in anticipo a Patrick Zaki, che fa bene a usare un aereo di linea per non farsi strumentalizzare nel diventare suo malgrado lo spot di un governo che, utilizzando la leva del nazionalismo, vuol far diventare l'Italia una democratura... non tanto diversa dall'Egitto.

E quanto roda tutto questo alla "sora premiere" Meloni, si può capire anche dalle dichiarazione dei suoi "cameratini".

Maurizio Lupi, leader (si pa per dire) di Noi moderati: "Al giovane Patrick, che abbracciamo con affetto, vorremmo anche ricordare che dire 'grazie' a chi si è impegnato per lui o salire su un volo di Stato non è un atto politico né una scelta di campo. È solo umana riconoscenza e buona educazione".

Guido Crosetto, ministro della Difesa: "Si è trattato di una scelta personale. Ci fa anche risparmiare dei soldi, quindi va bene così".

EVVIVA!!!


Aggiornamento. 

Prima di partire dal Cairo su un volo Egyptair per Milano, domenica a fine mattina, Patrick Zaki  ha rilasciato la seguente dichiarazione, ripresa dai media italiani che lo marcavano a uomo:

"Sono felice di essere diretto in Italia. Un grazie a Bologna, un grazie a tutti, un grazie agli italiani che hanno lavorato in questi tre anni per giungere a questo momento. Un grazie al governo italiano per quello che ha fatto negli ultimi giorni. Ho apprezzato tutto quello che hanno fatto. Sono veramente emozionato. Un grazie alla diplomazia italiana in Egitto".

EVVIVA!!!