Cronaca

Chi siamo noi per voler costruire personaggi positivi?

Nella tarda serata di lunedì 10 dicembre, Fabrizio Corona sarebbe stato aggredito nel bosco della droga di Rogoredo, nella periferia di Milano, dove si trovava per fare un servizio giornalistico sullo spaccio. Secondo quanto ha raccontato lo stesso ex fotografo dei vip, il 44enne sarebbe stato assalito da un gruppo di pusher che lo hanno circondato.

Corona era lì per un servizio televisivo su tossicodipendenza e spaccio che sarebbe dovuto andare in onda domenica sera nella trasmissione di Non è l’Arena di Massimo Giletti, su La7.

“Io mi sono recato lì solo con un operatore e un fonico per raccontare il parallelismo della mia tossicodipendenza e quella che colpisce l’Italia e la povera gente che vede uno stato inerme e una polizia disinteressata. Tutto questo solo per raccontare in maniera oggettiva, come ho sempre fatto, la realtà. “

Oggi la droga non fa più paura ed ha ragione Corona quando dice che nei parchi ci sono gli immigrati e i poveri disperati, perché le nuove generazioni l’acquistano direttamente con un click e sono le nuove droghe quelle sintetiche che possono provocare danni celebrali.

Ma ai giovani tutto questo non interessa, hanno voglia di sballarsi, perché annoiati.

Ma di certo non siamo noi a dover a tutti a costi inventare dei personaggi positivi, è la società che in questo momento di positivo ha poco.

Basti pensare all’aggressione di un carabiniere da parte di 50 incappucciati che per non essere incriminato non si è difeso.

Siamo noi i primi responsabili di una società che va ricostruita.

Autore Francesca Proietti
Categoria Cronaca
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