Vademecum cyber security per i senatori
In vista delle elezioni del 25 settembre serve “maggiore prudenza” nell’utilizzo degli strumenti informatici diventato “sempre più frequente”.
È quanto scrivono i questori del Senato – Antonio De Poli, Paolo Arrigoni e Laura Bottici – in una mail con la quale invitano i membri della Camera alta a un “approccio consapevole” mettendoli in guardia dai rischi cyber.
In allegato una sorta di vademecum intitolato “Sicurezza informatica e pericoli della rete – Consigli per un uso consapevole degli strumenti informatici”. Solo qualche settimana fa era arrivato l’allarme del Copasir e le due lettere di Urso ai presidenti delle Camere ''Maggiore prudenza'' nell'uso dei mezzi informatici tanto più in vista delle elezioni del 25 settembre.
“Con l'avvicinarsi delle elezioni politiche le forme di ingerenza di "alcuni attori statuali" nei "processi democratici dei Paesi occidentali "diventano "ancora più intense ed accentuate" aveva scritto il presidente del Copasir il senatore Adolfo Urso.
Il senatore di Fdi aveva segnalato in particolare il rischio di hackeraggio della posta dei parlamentari, come avvenuto in passato nel Bundestag tedesco. Di qui l'invito a Fico e Casellati a valutare "misure di carattere tecnico e organizzativo volte a contrastare il possibile verificarsi di tali circostanze anche nel caso del Parlamento italiano".
Ed ora sulla scorta di questo avvenimento ecco arrivare il vademecum per i senatori. Nel documento di 9 pagine ci sono suggerimenti su come “scegliere una password sicura” (una password non sicura è come una password lasciata a vista su un post-it!”, si legge nelle prime righe – chissà se si tratta di un riferimento all’onorevole Maurizio Gasparri, che nei giorni scorsi ha inavvertitamente mostrato in diretta televisiva una sua password scritta su un pezzo di nastro adesivo sul reto di un tablet), “identificare mail ed sms sospetti”, “evitare i pericoli in Internet”, “scaricare app sicure” e “non cadere nella trappola degli impostori”, oltre a consigli generali sulla privacy.
Spesso è l’utente finale l’anello debole della catena della sicurezza informatica. Per questo, i questori spiegano come questa “non può” essere affidata “esclusivamente a strumenti tecnici ma richiede un approccio consapevole da parte degli utenti stessi”. Nel documento si invita inoltre i senatori ad adottare alcune accortezze per aumentare la sicurezza dei propri sistemi informatici.”
Nella nostra attività quotidiana, l'uso di strumenti informatici è divenuto sempre più frequente e lo scambio digitale di informazioni irrinunciabile - scrivono, i tre questori, rivolgendosi ai colleghi - Ciò impone una maggiore prudenza nell'uso di tali mezzi, soprattutto in questo periodo che precede la tornata elettorale del 25 settembre, come peraltro sottolineato dal presidente del Senato nel corso del Consiglio di Presidenza del 2 agosto scorso.” Proprio per essere pronto a qualsiasi evenienza il comitato nella lettera ai due presidenti Fico e Casellari, ha anche chiesto nonostante lo scioglimento delle camere e la campagna elettorale che ad agosto il comitato resti “pienamente operativo e pronto ad attivarsi”.