Un mutuo da accendere per cercare di chiudere la partita col dissesto: è l’intendimento dell’Amministrazione, che però ha necessità di definire alcune questioni prettamente tecniche, prima fra tutte avere contezza dell’esatto ammontare dei debiti per far sì che l’O.s.l. possa chiudere una pagina ormai aperta da quattro anni. In tale ottica è stata già avviata una precisa richiesta di incontro con il Ministero degli Interni per definire la questione nei prossimi sei mesi.

È stato il Sindaco Pippo Midili, rispondendo ad un’interrogazione del consigliere Antonio Foti a fare il punto sulla gestione dissestale del Comune e sul risanamento economico. Il primo cittadino ha innanzitutto evidenziato i ritardi caratterizzanti la procedura di default con la conseguente impossibilità ad oggi di avviare transazioni con i creditori e pervenire quindi a soluzioni alternative rispetto alle possibilità offerte ad oggi.

“Il ritardo nella dichiarazione di dissesto – ha aggiunto Midili – non ha permesso al Comune di poter accedere per gli anni 2016 – 2017 – 2018 al fondo di rotazione, che si presenta oggi sguarnito, per cui, a fronte della somma richiesta di 20 milioni, ha beneficiato soltanto di 3 milioni che l’O.S.L. peraltro non ha ancora liquidato. Da qui la decisione di chiudere la partita con l’accensione di un mutuo; ma anche qui occorre attivarsi in maniera celere. Riguardo alla situazione economica dell’ente Midili ha parlato di recuperi da effettuare in merito al pagamento di utenze non effettuato, perché non bollettati gli anni dal 2018 in avanti e sul recupero dei pregressi per cui relazionerò agli organi competenti. Cittadini, che non hanno potuto neanche pagare il dovuto ordinario non essendo state predisposte le relative bollette; quindi un accenno al fondo crediti di dubbia esigibilità, che risente del mancato introito per le bollette non emesse e che solo per gli ultimi tre anni presenta un buco da 10 milioni di euro tra servizio idrico e tassa sui rifiuti non bollettata o emessa con delle somme minori al reale dovuto, un problema serio per l'ente chiamato a garantire per fondi non incassati per mancata bollettazione. A fronte di questa situazione il Sindaco ha annunciato la messa in atto di un piano di razionalizzazione, che ci porterà a tirare fuori risorse per destinarle alla città per renderla visibilmente migliore”.

In chiusura la lieta nota che la comunità locale ha avuto un incremento di circa 700 abitanti riporta la popolazione di Milazzo a 31 mila unità. Il Comune ha inviato alla Regione due progetti pronti per essere finanziati, che, se troveranno accoglimento, daranno risposte importanti alla comunità mamertina, poiché si tratta di opere attese da decenni: la prima riguarda il sistema di convogliamento delle acque meteoriche nella Piana per la messa in sicurezza del territorio comunale per un importo di ben 18 milioni di euro;  l’altra il recupero urbanistico ed ambientale con relativa rifunzionalizzazione della fascia costiera per la realizzazione dell’itinerario turistico Tono-Tonnarella, spesa prevista per 14 milioni di euro. In tutto ben 32 milioni, che possono entrare a far parte dei programmi varati dalla Regione per il finanziamento degli interventi cantierabili per l’anno 2021.

Fiducioso Midili, che nei prossimi giorni illustrerà nel dettaglio le due proposte (“si tratta di progettazioni definitive”: spiega) già inserite nel Piano triennale delle opere pubbliche 2020/22 approvato dal Consiglio comunale lo scorso dicembre. “Avere il progetto definitivo completo degli elaborati, come prevede la normativa e il vigente Codice dei contratti è fondamentale per intercettare le risorse, che saranno messe a disposizione dei Comuni. Sono contento che queste progettazioni siano venute fuori dagli uffici dopo che il dirigente Domenico Lombardo, su preciso input dell’Assessore Santi Romagnolo, ha individuato un gruppo di lavoro composto dagli ingegneri Tommaso La Malfa e Francesco Di Maio, l’architetto Carmelo Dragà e il geometra Stefano La Malfa”. Una pianificazione a medio-lungo termine che segue quanto presentato la scorsa settimana al Ministero dell’Interno, quando sono state chieste risorse per le spese di progettazioni già redatte nel lontano 2011, che oggi s’intende rendere esecutive per intercettare le risorse nei prossimi bandi: le opere in programma sono la valorizzazione del Castello e la realizzazione del museo del Mare all’ex asilo Calcagno.