Frega quasi più a nessuno!!!!
Ci si abitua a tutto, pare normale, ma anche questa notte, ennesimo naufragio in mare. Molti salvati, ma due morti tra cui una bambina di poco più di un anno.

Ora proviamo insieme a fare uno sforzo di fantasia, immaginare di essere noi stipati su una di quelle maledette bagnarole e finire in acqua; un mare nero come la pece, l'avete mai visto il mare di notte al largo, in inverno, ci avete mai ficcato anche solo una mano dentro? Un mare senza punti di riferimento, senza aggrappi possibili e che minaccioso ti sballottola e ti inghiotte, talmente freddo che ti risucchia la vita dalle vene.

Proviamo a pensare di essere noi l'oggetto di tanta bastarda umanità, che rende impossibile la nostra vita e sopravvivenza a casa nostra, che poi sfrutta e lucra sulla nostra disperazione e bisogno di fuga verso la speranza di una vita appena normale. Succede che una mano ti salvi, ma allora diventi pedina di un altro gioco maledetto. Il gioco di qualcuno che a quel punto ti considera ancora una volta solo un oggetto, un oggetto da usare per la “sua politica”.

Quel salvataggio è da ostacolare, tassisti del mare si dice, complici dei trafficanti di uomini, e allora norme e regole severe, e va bene l'assegnazione dovuta di un porto sicuro, ma quello più lontano possibile; per dare più fastidio possibile. Dal Mar Libico ad Ancona questa volta, giorni e giorni ancora di viaggio prima della terraferma, e meno navi in giro a salvare quelli che affogheranno. E tutto questo solo per sventolar bandierine perché niente di tutto questo serve per gestire il problema delle migrazioni.

Ottanta milioni di persone sul pianeta sono in migrazione in questo preciso momento, ma il problema era quella bambina? Di cuore, davvero, vorrei prendere chi cinicamente assume certe scelte e ficcarcelo a pedate in quel mare, e alle sue grida di aiuto rispondere che no, non possiamo salvarlo perché proprio lui ci ha proibito di fare altri interventi dopo il primo, e lasciarlo lì che senta il sapore non del sale ma quello aspro del terrore. 

A domandarsi, supplicando, dove sia finita l'umanità!