Il Cristo LGBT
Aspre polemiche ha suscitato la presenza al Pride di un uomo vestito da Gesù Cristo con una croce sulle spalle.
Subito, con un comportamento degno del più oscuro Medioevo, si è urlato alla blasfemia e qualcuno ha usato l'immagine per attaccare tutto il movimento.
Il Pride da sempre è una manifestazione che rivendica i diritti civili anche attraverso le provocazioni e, se guardiamo attentamente, il Cristo Lgbt è una trovata adeguata alla situazione che stiamo vivendo. Se leggiamo le scritte sulla croce, è evidente come l'autore del travestimento abbia voluto porre sullo stesso piano il martirio dei diversi con quello di Cristo.
Per la cultura cattolica, e quasi tutta quella occidentale, la crocifissione di Gesù è il simbolo di tutti i martìri. Ci sta quindi usare quell'immagine per attirare l'attenzione sulle persecuzioni che subisce chi ha un diverso orientamento sessuale in ogni parte del mondo, anche nella civile e cattolica Italia.
A rendere ancora più sensata la provocazione c'è poi l'atteggiamento ostile della Chiesa nei confronti del ddl Zan.
Quando il saggio indica la Luna, lo stolto guarda il dito; quando l'uomo indica i diritti, lo stolto guarda il Cristo Lgbt. Invece di urlare alla blasfemia, accusa che mi riporta con la mente agli estremisti islamici, chiedetevi la ragione di certe manifestazioni.