"Dalla linea di porta il giovane Gianpiero Combi osservava attento ogni piega della partita, vestito del suo immacolato maglione bianco. Torinese della più bella acqua, nato e cresciuto nel quartiere di Borgo Sesia, Combi era stato preferito a Barucco, altro numero uno di belle speranze.
Sicurissimo nelle prese come nelle respinte a pugni chiusi, impetuoso nelle uscite, per l'agilità scattante che sfoderava in ogni intervento già da ragazzo gli amici del collegio di Pinerolo presso cui studiava non avevano tardato a soprannominarlo 'Fusetta', vale a dire lampo." - Renato Tavella
Quando si parla di grandi campioni del passato accade spesso che i calciatori dell'epoca anteguerra vengano messi un po' in disparte, quasi dimenticati. Vuoi per la mancanza di testimonianze dirette - che per ovvie ragioni cronologiche vanno via via venendo sempre più meno - vuoi per la quasi totale inesistenza di reperti video-fotografici rimasti.
Eppure questo assioma sembra quasi venir meno quando si parla di Gianpiero Combi, storico portiere della Juve, considerato ancora oggi come uno dei migliori interpreti di sempre del ruolo. Agile e scattante tra i pali, oltremodo attento alla proprietà del vestire ed alla cura della propria persona, per ben 90 anni detenne il record assoluto di imbattibilità per un portiere nella nostra massima serie.
Il 20 novembre del 1902 nasceva a Torino Gianpiero Combi.