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E adesso per i 5 Stelle anche gli F35 non sarebbero più un problema

Il deputato 5 Stelle Angelo Tofalo, dal 13 giugno di quest'anno è stato nominato sottosegretario alla Difesa. Dalla ministra della Difesa, Trenta, ha poi ricevuto la delega ad occuparsi della questione F35 o per la precisione dei Joint Strike Fighter-F35, i caccia multiruolo di "5.a generazione", a singolo propulsore, prodotti dalla Lockheed Martin.

Gli F35 sono stati acquistati dall'Italia in sostituzione di altri aerei della nostra flotta per le loro caratteristiche di adattamento e per poter essere quindi utilizzati in situazioni diverse. In pratica, l'Italia, invece di acquistare un certo numero di aerei con caratteristiche ad hoc per rispondere a diverse esigenze "tattiche" hanno invece optato per l'acquisto di un solo tipo di aereo che potesse adattarsi alle più disparate necessità tattiche a difesa del nostro territorio. La spesa complessiva per questa scelta, sicuramente più onerosa, sarebbe stata ripagata nel tempo con il minor costo relativo all'addestramento dei piloti, a quello della manutenzione e al ritorno economico dovuto dal fatto che "un'ala" del velivolo viene costruita in Italia, a Cameri.

Nonostante queste premesse, nella scorsa legislatura parlamentari ed attivisti 5 Stelle hanno fatto fuoco e fiamme contro i precedenti governi che avevano dato il loro consenso all'avvio dell'acquisto degli F35, definiti inutili, costosi, dannosi, pericolosi, ecc.

Pochi giorni fa, il sottosegretario Tofalo, durante un convegno che si è tenuto alla Camera sul tema della sicurezza, a sorpresa ha parlato degli F35 in maniera positiva, in termini quasi celebrativi: «È normale - ha detto - che dobbiamo fare un po' di calcoli, sia per quanto riguarda la tasca, ossia dal punto di vista economico, sia per quanto riguarda la tecnologia. Ma resta ovvio che non possiamo rinunciare a una grande capacità aerea per la nostra Aeronautica che ancora oggi ci mette avanti rispetto a tanti altri Paesi.»

Ma come! hanno commentato molti supporter 5 Stelle, tra cui anche alcuni parlamentari. Ma i 5 Stelle non erano contrari al programma F35? Dopo alcuni tentennamenti, è arrivata poi la precisazione del sottosegretario Tofalo in un video di alcuni minuti su Facebook, in cui dapprima cerca di spiegare che gli F35 non sono il male assoluto, per poi concludere, dopo aver rivisto che quanto aveva dichiarato in precedenza non avrebbe certo placato le critiche, che
- era ancora in corso la valutazione tecnica avviata sul programma F35; 
- il programma verrà rivisto nel rispetto degli impegni presi, ma anche tenendo conto dell'interesse nazionale; 
- nei primi mesi del 2019 verrà comunicato l'esito della valutazione;
- il Governo non ha "cacciato" un solo euro per comprare nuovi F35.

Questa ennesima piccola polemica politica finisce per dimostrare ancora una volta che i 5 Stelle, rispetto a quanto dichiaravano quando erano all'opposizione, adesso si trovano a dover fare i conti con le responsabilità di governo che li costringono a dover prendere decisioni che finiscono e finiranno per essere in contraddizione con quello che finora avevano dichiarato, persino urlato, come inaccettabile.

Da vedere fino a quando riusciranno a mascherare il loro imbarazzo nei confronti dei loro elettori e fino a quando i loro elettori riusciranno a ingoiare e digerire certe decisioni.


Autore Gino Tarocci
Categoria Politica
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