Il designatore AIA Gianluca Rocchi è il responsabile del disastro messo in atto ieri sera a Firenze nell'incontro dell'11.esima giornata di Serie A da Paolo Valeri (arbitro in campo) e Maurizio Mariani (Var).

Alla mezz'ora l'interista Di Marco tenta di porre fine alla carriera di Bonaventura con un'entrata spezzagamba sul ginocchio del viola Bonaventura, che si salva solo perché non aveva il piede piantato per terra. Valeri, incredibilmente, non vede quanto accaduto. Il Var lo richiama al monitor in campo e lo costringe ad assegnare il rigore. Il fallo che dovrebbe tenere l'esterno nerazzurro fermo per almeno due o tre giornate non viene sanzionato... non solo con caretllino rosso, ma neppure con il cartellino giallo!

L'Inter avrebbe dovuto disputare il resto della partita (60 minuti) in dieci, invece non è stato così.

Già questo episodio ha falsato il risultato dell'incontro, ma non è l'unico.

Al 70' Terracciano esce su Lautaro Marinez lanciato a rete e lo travolge. Apparentemente rigore sacrosanto. Però, il replay dell'azione mostra il portiere viola Terracciano arrivare prima  sulla palla, toccarla e toglierla dalla disponibilità del giocatore dell'Inter.

Se uno "cecato" come Valeri non è stato in grado di vedere il fallo precedente, come avrebbe potuto vedere quanto accaduto nell'occasione di questa azione? Poco male. Il Var avrebbe dovuto richiamarlo al monitor in campo per rivedere quanto accaduto e decidere se assegnare o meno il rigore. Non è avvenuto. 

Infine, nei secondi finali della partita, Dzeko spinge vistosamente Milenkovic, mentre tenta di colpire la palla di testa per rinviarla. Per essere sicuro di danneggiarlo lo strattona pure per la maglia. Il centrale serbo ovviamente manca l'intervento e sulla ripartenza l'Inter segna il gol partita, quello del 4-3. 

Sinceramente, il cecato Valeri come poteva vedere il fallo se non è stato in grado di vedere e giudicare il fallo del primo rigore e l'espulsione di Di Marco? Naturalmente, anche in questo caso Mariani al Var avrebbe dovuto richiamarlo al monitor in campo per annullare la rete originata da un evidente fallo. Lo ha fatto? No e l'Inter ha vinto una partita che, se gli episodi in campo fossero stati giudicati correttamente, avrebbe probabilmente perso.

Perché è accaduto tutto questo? Questa è l'unica spiegazione logica che si affianca alla possibile incompetenza di Rocchi, Valeri e Mariani.

Il presidente e proprietario dell'Inter, il cinese Steven Zhang, adesso segue la squadra da vicino e risiede costantemente a Milano. Il motivo? In Cina lo inseguono i creditori e lui, saggiamente, evita di tornarvi.

L'Inter è da tempo una squadra tecnicamente fallita e per garantire la gestione ordinaria del club, Zhang ha dovuto  accedere ad un prestito di quasi 400 milioni i cui interessi sono stati ripagati aon dilazioni delle scadenze ed altri prestiti... l'ultimo un bond da 415 milioni del gennaio scorso. Debiti che si aggiungono a quelli già esistenti. 

Non sapendo più come farvi fronte, Zhang ha deciso di vendere il club il cui valore è stato da lui calcolato in circa 1,2 miliardi di euro. L'unica cosa concreta di tale cifra è rappresentata dai beni immobili, il resto è il valore della rosa e del marchio, niente di più aleatorio. Inutile dire che chi acquisterà l'Inter ne acquisterà anche i debiti.

Se la squadra, oltre che piena di debiti, dovesse anche andar male in campionato, il suo valore (rappresentato dalla rosa) crollerebbe. 

Ecco pertanto spiegato lo spettacolo indegno che Rocchi, Valeri e Mariani hanno messo in scena a Firenze ieri sera. Errori marchiani, ripetuti e di tale gravità non possono essere causali. 

C'è però una conseguenza a tutto questo. La prima è di ordine materiale. Ieri, alcuni scommettitori sono stati truffati. Come la mettiamo con loro?

Anche gli spettatori e i tifosi sono stati truffati, perché privati di uno spettacolo (per cui hanno pagato), le cui regole sono state riscritte in corso d'opera. E con loro come la mettiamo?  

Il designatore Rocchi e i suoi arbitri, in base alla logica, sono degli incapaci, nel migliore di casi, oppure nel peggiore, sono dei truffatori, e pertanto corrotti. 

Quale sia la verità io non lo posso affermare ma in base alla logica, per la credibilità del campionato, dovrebbero fare le valigie e togliere il disturbo. Accadrà? No.

Allora si pone un'altra domanda.  Perché io dovrei spendere dei soldi per andare allo stadio o comprare un abbonamento a Dazn o a Sky per vedere delle partite che con il calcio e le sue regole non hanno nulla a che fare? Lo stesso vale per le sommesse.