In una delle numerose esternazioni provocate dalla sua logorrea, il vicepremier Di Maio, in un'intervista al Fatto Quotidiano ha dichiarato:

Non escludo lo sforamento del tetto del 3 per cento del rapporto tra deficit e Pil. Tutto può essere, ma non possiamo dirlo ora, stiamo lavorando alla legge di Bilancio. Se per raggiungere i nostri obiettivi servirà, accederemo agli investimenti in deficit.

Nessuna sfida. Vogliamo solo fare il bene dei cittadini. E la regola del 3 per cento l’ha definita sbagliata il suo stesso inventore (un funzionario del governo francese, ndr).

Io voglio realizzare subito le tre misure principali del contratto di governo: superamento della legge Fornero, reddito di cittadinanza e flat tax.

Il ministro dell'Economia Giovanni Tria - che in questo Governo ha la funzione di tenere il più possibile a bada i conti dello Stato, così come Padoan nel governo Renzi - in una conferenza stampa tenuta presso l'ambasciata italiana nel corso della missione che lo vede impegnato in Cina ha concordato sul fatto che il rispetto del rapporto deficit Pil del 3% sia stato criticato anche da chi lo ha inventato, ma ha aggiunto però che ciò

"è molto diverso dal dire che lo supereremo".

Come si può capire da tale affermazione, i problemi per la prossima legge di Bilancio non mancheranno.