In materia di "religione" ci sono due aspetti fondamentali da tenere presenti ma pare che nessuno sia disposto a riconoscerlo, men che meno i "credenti".

Primo aspetto:
La "religione" come fonte di conforto e filosofia di vita.

Chi crede si sente confortato, aiutato nelle difficoltà, sostenuto nelle disgrazie, illuminato nel cammino della vita, guidato nei suoi rapporti con il prossimo e basta.

Posizione assolutamente condivisibile nei confronti della quale tanto di cappello, con il pio desiderio che se credere fosse solo questo, di credenti ce ne vorrebbero di più! Ognuno creda a quello che vuole se questo lo obbliga a "comportarsi bene"!

Peccato, per esempio, che un "credente" come Putin, filmato durante il suo coinvolgimento in fondamentali riti religiosi, di questo aspetto non abbia capito niente !

Secondo aspetto:
la "religione" come "verità" e pertanto come spiegazione di tutto quello che vediamo, che ci ha preceduti e che verrà in seguito.

E qui casca l'asino, perché i credenti non si limitano al primo aspetto, ma rivendicano tenacemente anche il secondo, non solo ma contestano in modo anche violento, la predicazione di "verità" diverse dalla loro, infatti di "verità" ne esistono varie e numerose, e siccome altro non può essere che, nel caso, una sola sia quella giusta, le altre non si sa bene cosa siano!

Prendiamo l'11 settembre. Una ventina di islamici, giovani, sani, intelligenti ed istruiti, scelgono deliberatamente e a sangue freddo di immolarsi per la loro convinzione, che mi rifiuto anche solo di pensare sia una convinzione politica. Infatti chi decide di porre fine alla propria vita non lo può fare altro che nella certezza che il gesto lo consegni ad una vita migliore in un altro mondo!

E adesso quella ventina dove si trova?  Nel paradiso dei musulmani, circondato da belle fanciulle che si preoccupano esclusivamente del loro benessere? O sprofondato nell' inferno cristiano per aver mortalmente peccato per aver "ucciso"?

Come si vede i due aspetti sono distinti e separati, e per il primo si può, anzi si deve, nutrire rispetto, per il secondo, mi dispiace ma di rispetto non se ne può avere più di quello che si può manifestare nei riguardi chi crede alla befana.