Novara è una tranquilla cittadina, sonnacchiosa come possono esserlo le città di provincia in un tranquillo pomeriggio di calura estiva.

Nel tardo pomeriggio, le strade si animano, si fa lo "struscio", si guardano le vetrine, soprattutto nelle strade del centro.

E' quello che è accaduto anche ieri in Corso Cavour, centralissimo, dove i numerosi passanti si sono trovati davanti ad una scena raccapricciante. Una donna, uscita da un portone che da sul Corso, insanguinata chiedeva disperatamente aiuto.

Non è riuscita a farcela, è morta poco prima dell'arrivo dei soccorsi; il personale medico e paramedico non ha potuto fare altro che constatarne il decesso.

La tragedia si era consumata in casa; la donna - italiana - ha avuto un forte alterco con il compagno di origine marocchina.

Che l'ha colpita più volte con un arma da taglio, riducendola in fin di vita. Ciò nonostante, la donna si è aggrappata all'ultimo respiro ed è scesa in strada per chiedere aiuto. Vanamente, purtroppo.

L'uomo è stato arrestato, mentre un altro femminicidio si è consumato.

E non si placano gli atti di violenza sulle donne: Varese, il marito uccide la moglie a martellate e si costituisce; Modena, rinvenuto cadavere di una donna nel frigo, confessa l'ex convivente; Roma, violenza di gruppo su una donna incinta, due arresti.

Una barbarie alla quale dobbiamo trovare il modo di dire basta, una volta per tutte.