"Mentre dei bambini giocavano a pallone, a San Vito al Tagliamento (Pordenone), hanno sentito un miagolio proveniente dagli spogliatoi del campo sportivo. I ragazzi hanno trovato un gattino incastrato in una finestra e hanno subito chiamato i Vigili del Fuoco. Dopo averlo liberato, i pompieri si sono resi conto che era in gravi condizioni, hanno subito prestato le prime cure, somministrandogli anche dell'ossigeno, e allertato l’ambulanza veterinaria.Grazie all'intervento dei bambini, dei Vigili del Fuoco e dell'ambulanza veterinaria il gatto è riuscito a salvarsi, un'ottima notizia".
Questo è solo l'ultimo esempio della premura con cui il senatore Matteo Salvini si preoccupa della sorte degli animali, ma solo di quelli domestici, perché altrimenti andrebbe contro i cacciatori e gli armaioli bresciani che costituiscono sempre una bella fetta di elettorato da compiacere.
Quello che però non si riesce a comprendere è il perché tanta umanità venga espressa nei confronti di alcuni animali, mentre nei confronti di persone che sono in difficoltà in mezzo al mare lo stesso Salvini esprime insofferenza e disprezzo.
Perché un gatto dovrebbe essere soccorso e non un neonato oppure una donna incinta? Perché Salvini fa festa perché un gatto non è morto e invece si in...zza se l'equipaggio di una nave di una ong ha evitato che centinaia di persone annegassero?
Stessa cosa dicasi per Giorgia Meloni, che i gatti li tiene pure dentro casa. Anche lei è una che è sempre pronta ad esternare la propria indignazione per un felino maltrattato.
Però, se una barca stracarica di persone è a un miglio da una costa... la Meloni dice che va respinta. In che modo? E come si fa con il diritto internazionale? Questo l'altro megafono del sovranismo non lo dice... l'importante è parlare di respingimenti.
Che la gente affoghi in mare o venga torturata o crepi in un campo di concentramento libico.... ecchissenefrega: non sono mica gatti. Perché preoccuparsene o addirittura indignarsi?