Benvenuti nel MELONISTAN: l'Italia di Giorgia Meloni
Il governo Meloni ha chiesto ai tribunali di cancellare le trascrizioni dei figli delle coppie omosessuali.
Sebbene Giorgia Meloni abbia dichiarato che la legge 194 sull'aborto non sarà toccata, sono stati presentati diversi disegni di legge da parte di esponenti della sua maggioranza che puntano a limitare l'accesso all'aborto. Tra queste proposte ci sono il riconoscimento giuridico del feto e l'obbligo per le donne che intendono abortire di dover sottostare alle minacce di rappresentanti di organizzazioni pro vita.
Dopo il naufragio al largo di Cutro, il governo Meloni ha varato un decreto che elimina la protezione speciale per i migranti, aumentando il rischio di irregolarità e riducendo le tutele per i richiedenti asilo. Alle navi delle ong impone di portare i migranti soccorsi in porti lontani, prolungando così il tempo che queste navi devono trascorrere in mare in modo da limitare le loro capacità di effettuare ulteriori salvataggi. Senza parlare dei fermi e delle sanzioni amministrative comminate a quelle navi, quasi sempre senza motivi validi e dei CPR in Albania!
Sono state presentate proposte per riformare il reato di diffamazione a mezzo stampa, introducendo pene accessorie come l'interdizione dalla professione per i giornalisti condannati.
Nell'ottobre 2022 - neanche il tempo di entrare in carica - il governo ha approvato un decreto che prevede pene fino a sei anni di reclusione per l'organizzazione di feste e manifestazioni illegali (rave party).
In questo periodo l'esecutivo Meloni sta discutendo un disegno di legge sulla sicurezza in cui si vogliono inasprire le pene già esistenti e si vuole trasformare in reato azioni che adesso sono soggette a sanzione amministrativa, come ad esempio un ostacolo alla circolazione stradale o ferroviaria in occasione di uno sciopero o di qualsiasi altra manifestazione.
Quelli sopra riportati, purtroppo, sono solo "alcuni" esempi dell'azione di governo del fantastico esecutivo autodefinitosi "conservatore" che in questo momento guida l'Italia. Ma la bulimia nel voler limitare le libertà degli italiani da parte della (post) fascista Meloni è incontenibile.
Per questo la ducetta della Garbatella, oltre a voler mettere al guinzaglio la magistratura, pensa di stravolgere il dettato della Costituzione anche con la riforma del cosiddetto premierato che, con l'elezione diretta del Presidente del Consiglio, riduce significativamente i poteri del Presidente della Repubblica, portando a una concentrazione eccessiva del potere esecutivo nelle mani del premier, alterando l'equilibrio tra i poteri dello Stato, rendendo l'operato del Parlamento ancora più inutile di quanto già non lo sia adesso.
Nel frattempo, sfruttando una delle illuminate riforme di cui tutt'oggi ancora si vanta il consulente di bin Salman e a tempo perso senatore della Repubblica tale Matteo Renzi, Meloni ha trasformato la RAI nel proprio megafono personale, insieme a Forza Mediaset e ai media controllati dal mitico Angelucci, che da anni finanzia dei giornali falliti da tempo, solo perché le sue cliniche private possano continuare ad operare anche come convenzionate con il SSN.
Con che risultato? Quello di voler far credere agli italiani che stiano vivendo nel migliore dei mondi possibili: il paese dove i diritti garantiti sono quelli che piacciono a Giorgia Meloni, a sua sorella Arianna e a suo cognato Francesco, che ci impongono ciò che per loro è giusto e consentito... fino ad indicarci addirittura ciò che possiamo o non possiamo mangiare!
E c'è ancora qualcuno che pretende che l'Italia sia una nazione normale e democratica perché Meloni si fa fare pat pat sulla testolina da Biden.
Benvenuti nell'Italia di Giorgia Meloni: il MELONISTAN.