Fa scalpore il Presepe nelle scuole che alcuni Collegi delle docenti ritengono non inclusivo verso le altre religioni. Ma è davvero così?
No, anzi ce n'è per tutti. 

Il Presepe è una rappresentazione di diverse icone, ognuna con un proprio ruolo ed ognuna con una propria storia.
Storia che va ben oltre il Cristianesimo con le sue credenze e le sue tradizioni.

Andando per ordine:

  • la Madonna col Bambino è ben noto che riprende l'iconografia di Iside e Osiride
  • San Giuseppe trova il suo archetipo nel dio falegname celtico Luchtaine,
  • il Bue ci ricorda il bufalo induista che porta in sella il leggendario Cintāmani,
  • l'Asino era senza dubbio l'animale totem del dio Seth nell'antico Egitto,
  • la Cometa che fa luce riporta al culto Lussi la luminosa, una dea norrena analoga a Santa Lucia,
  • i tre Magi arrivavano dalla Persia di Zoroastro e degli astrologi,
  • gli Angeli Guardiani somigliano ai Bodhisattva del buddismo tailandese,
  • i Pastori erano protettori delle greggi come lo era il dio Pan dei greci antichi,
  • Gesù (chiamato "Isa" in arabo) era un profeta di Dio secondo i Mussulmani.

Dunque, è davvero paradossale che si ritenga il contrario proprio nelle scuole, che dovrebbero essere la culla del sapere, a partire dai simboli e dalla storia di tutte le religioni.

Ancora più paradossale è che proprio nelle scuole non venga constatato che l'Albero di Natale arriva dritto dritto dai culti indoeuropei e solamente  da quelli.

Sarà perchè l'Albero di Yule - o di Natale - ormai è divenuto il simbolo universale dello shopping di fine anno?