In Francia la Legge di Bilancio 2020 estende la fatturazione elettronica a tutti i settori con l’obiettivo, condiviso a livello europeo, di controllare la spesa pubblica, abbattere i costi di gestione e combattere l’evasione fiscale. Cosa succederà nel 2023?

La Fatturazione Elettronica in Italia ha rappresentato un passaggio importante nel percorso verso la digitalizzazione, grazie soprattutto all'ampliamento dell’ambito di applicazione della fattura elettronica dalle Pubbliche Amministrazioni (B2G) alle Imprese (B2B).

E in Francia?

Per quanto riguarda il settore B2B, la fatturazione elettronica è diffusa da anni nelle multinazionali francesi (Renault, PSA, Auchan, Carrefour, Decathlon, Castorama, Thales) ed è basata su procedure EDI e accordi privati per garantire l’autenticità dei documenti e la conformità con le direttive comunitarie.

Sul fronte B2G, invece, l’Ordinanza n. 697/2014 ha stabilito l’obbligo di emettere documenti elettronici verso le PA grazie alla creazione di un hub unico nazionale, chiamato Chorus Pro. Questo portale permette il caricamento manuale dei documenti, fatture in formato PDF o XML, o l’interconnessione e lo scambio automatizzato tramite protocollo EDI o API.

E’ necessario ricordare che lo scorso 28 dicembre 2019 l’Assemblea Nazionale e il Senato hanno emanato la Legge di Bilancio 2020 (LOI n° 2019-1479) che introduce l’obbligo di Fatturazione Elettronica B2B.

Ciò significa che le fatture nei formati tradizionali (cartaceo, e-mail) non verranno più accettate a partire dal 2023.

L’articolo 153

All'articolo 153 la legge 2019-1479 introduce la previsione di utilizzo del formato elettronico per le fatture B2B, cioè effettuate verso soggetti passivi IVA, e la comunicazione dei relativi dati all'amministrazione fiscale.

Di seguito, un estratto dell’articolo in inglese:

Invoices for transactions between persons subject to value added tax are issued in electronic form and the data contained therein are transmitted to the administration for (…) modernizing collection and methods of controlling the value added tax.The provisions of the first paragraph apply at the earliest from January 1, 2023 and at the latest from January 1, 2025, according to a schedule and terms fixed by decree depending, in particular, on the size and sector of activity of the companies concerned, and after obtaining the authorization (…)The Government shall submit to Parliament, before September 1, 2020, a report (…) identifies and assesses the most suitable technical, legal and operational solutions, particularly in terms of data transmission to the tax administration, taking into account the operational constraints of the stakeholders (…)

La Legge prevede l’adozione del sistema dal 1° gennaio 2023 con un piano di implementazione basato sulle dimensioni aziendali ed il settore dei contribuenti. Di conseguenza, la fatturazione elettronica si integrerà con l’intera economia francese non più tardi del 1° gennaio 2025.

Inoltre, il governo francese deve presentare un report al Parlamento non oltre il 1° settembre 2020, delineando i metodi più adeguati alla trasmissione dei dati alle amministrazioni fiscali dal punto di vista tecnico, legale e operativo. La relazione deve descrivere anche l’impatto che queste metodologie potrebbero avere sui contribuenti, cosi come la correlazione tra il rimborso IVA e i benefici attesi dalle imprese.

A tal proposito, l’adozione del formato elettronico dipenderà altresì dalla deroga all'art. 395 (Direttiva 2006/112/CE) che il paese dovrà ottenere dalla Commissione europea.

Cosa succederà?

L’articolo sopracitato non stabilisce nel dettaglio il modo in cui la fatturazione elettronica verrà implementata. Per questo motivo, la questione rimane oggetto di dibattito nel futuro.

Per ulteriori aggiornamenti, stay tuned!