I richiedenti asilo che arrivano a Cardiff sono costretti ad indossare dei braccialetti dai colori sgargianti per poter mangiare. Questo li rende facilmente riconoscibili e li espone molto spesso ad insulti ed offese.

I richiedenti asilo arrivati recentemente in Galles non possono lavorare e non prendono soldi dallo stato, ma sono ospitati all'interno di strutture alberghiere e ricevono tre pasti al giorno

Per riconoscere chi ha diritto ai pasti giornalieri, la struttura privata che gestisce i rifugiati per conto del ministero dell'Interno ha scelto di utilizzare dei braccialetti colorati.  

Il fatto che il colore cambi ogni giorno, ma sia sempre particolarmente sgargiante, non aiuta ad evitare un facile riconoscimento ed a creare imbarazzo in chi li indossa. Non è possibile nemmeno toglierli temporaneamente, perché una volta tolti è impossibile richiuderli.

Alcuni dei rifugiati hanno definito il periodo trascorso nella capitale gallese come una delle peggiori esperienze della loro vita. Camminando per strada venivano riconosciuti proprio per il braccialetto al polso. Molti suonavano i clacson delle auto e qualcuno si affacciava ai finestrini, gridando "Ritornate al vostro paese!"

Un attivista per i diritti umani, proveniente dal Sudan, ha definito l'obbligo del braccialetto una vera e propria discriminazione, che dà la sensazione di essere persone di seconda classe ed impedisce la socializzazione, per il timore di essere riconosciuti.

Una situazione simile si era creata anche a Middlesbrough, dove la popolazione locale ha cominciato a prendere di mira le case dove venivano ospitati i richiedenti asilo, quando si è resa conto che tutte avevano la porta dipinta di rosso.