Lo sciopero generale del 1995, che seguì alla proposta di riforma del sistema pensionistico, paralizzò i trasporti in Francia per tre settimane.

Questo giovedì, sempre in Francia, è in corso un nuovo sciopero nazionale che rischia di ripetere quanto accaduto un quarto di secolo fa.

Macron vuole rivedere il metodo di calcolo delle pensioni, sia per alzare l'asticella dell'età pensionabile, sia per parificarlo per tutte le categorie di lavoratori.

I sindacati hanno espresso la loro totale insoddisfazione per i contenuti proposti e hanno indetto uno sciopero generale. La partecipazione dei lavoratori dei trasporti pubblici ha ridotto di due terzi il traffico della metro a Parigi , mentre il 90% dei treni TGV ad alta velocità e di quelli interurbani è stato cancellato.

Problemi anche con il traffico aereo, con centinaia di aerei a terra e con Air France che ha confermato disagi sia per i voli interni che per i voli internazionali a corto raggio.

Disagi anche nelle scuole e, in generale, nella Pubblica Amministrazione, seppur con disaccordi sul numero dei partecipanti allo sciopero tra governo e sindacati.

Manifestazioni sono state organizzate in tutto il Paese, soprattutto nelle principali città, con i controlli per accedere agli Champs-Élysées che erano già iniziati all'alba.

Lo sciopero potrebbe essere esteso anche ai prossimi giorni, specie nel settore dei trasporti, con alcuni leader sindacali che hanno minacciato la possibilità di continuare finché Macron non dichiarerà di abbandonare il suo progetto di riforma pensionistica.

Il presidente francese ha intenzione di unificare le decine di piani pensionistici attualmente in vigore nel Paese per crearne uno soltanto, secondo lui più equo, in cui la pensione verrebbe calcolata in base al punteggio conseguito a seguito del numero di giorni di lavoro.

Inoltre, il nuovo sistema pensionistico prevederebbe un'innalzamento dell'età pensionabile dagli attuali 62 anni ai 64 e per chi andrà in pensione prima di aver raggiunto tale età ci saranno delle decurtazioni. Già a 63 anni è previsa una riduzione della pensione del 5%.

Almeno finora, Macron ha dichiarato che lo sciopero generale non gli farà cambiare idea e che non intende apportare modifiche alla sua proposta.