L'assoluzione di Berlusconi, come prevedibile, ha suscitato opposte reazioni. Ovviamente indignate quelle dei colpevolisti anti-Berlusconi a prescindere, che ora mettono sotto accusa i giudici che lo hanno assolto, lamentando che le toghe si sono attaccate ai cavilli, ignorando la sostanza e la realtà della vicenda.

E qui si apre un discorso molto ampio, perché i giudici non hanno fatto altro che applicare la normativa vigente, e quindi, sarebbe pure ora di discutere di questa "normativa".

Facciamo un esempio: casualmente io mi trovo a riprendere con il telefonino o una telecamera un delitto. Nella ripresa si vede chiaramente la faccia dell' assassino mentre sferra la coltellata o preme il grilletto.

Orbene questa ripresa, perché possa essere utilizzata nel corso del processo, occorre che venga "depositata" secondo una procedura che non sto qui a descrivere non essendo esperto in materia. Se questa "procedura" non viene seguita, la "prova" pur nella sua evidenza, non può essere presa in considerazione.

Se non si possono produrre altre prove, ed essendo l' unica prodotta "non ammessa" i giudici non possono fare altro che assolvere l' imputato, pur nella consapevolezza della sua responsabilità.

Non mi meraviglierei se si adducesse addirittura il principio che la ripresa è stata effettuata senza il consenso dell' interessato e che pertanto sia stata violata la sua privacy!!

Ecco perché è ormai assodato che la verità "processuale" può essere (e spesso lo è) diversa dalla realtà fattuale.
In questa ottica ci troviamo di fronte a "regole" disposte a garanzia di uniformità di comportamento e di obiettività del giudizio, solo che ormai la "regola" ha cessato di essere un mezzo per diventare un fine. Fine a se stesso.

Non importa se tu sei colpevole o meno, l' importante è che sia stata rispettata la "regola".

Nel caso specifico le testimonianze non si sono potute "accettare" in quanto i testimoni avrebbero dovuto essere ascoltati non come testimoni ma come "imputati", per cui qualunque cosa abbiano detto non la si è potuta valutare. Punto!

Fino a che qualcuno non si metterà seriamente a riconsiderare questi "principi" continueremo a vedere tanti mascalzoni in libertà ma purtroppo anche tanti innocenti in galera!