Come può un pluri-indagato gestire la scuola di formazione politica di un partito?
«Amici, ultimi posti disponibili per la nostra Scuola di Formazione Politica!
Si parte il 27 ottobre per 6 domeniche indimenticabili! Siamo arrivati alla 5^ edizione: un'occasione di studio, di ascolto, di confronto e di crescita, che tutti ci invidiano.
Quest'anno ci sono in palio anche 10 borse di studio per i ragazzi più giovani e la possibilità di seguire le lezioni anche online!»
Chi è che invita ad iscriversi? Il solito Matteo Salvini.
Pertanto, la scuola di formazione politica non può essere che quella della Lega.
Ma chi è il "responsabile" della scuola politica della Lega? Armando Siri, senatore della Repubblica con il seguente curriculum di procedimenti giudiziari, di cui la maggior parte ancora in corso (fonte wikipedia):
"Nel 2014 patteggia una condanna a un anno e otto mesi di reclusione per bancarotta fraudolenta in seguito al crack di "MediaItalia", società da lui presieduta, indebitata per oltre 1 milione di euro. Oltre a tale ammanco, si aggiunge un'elusione fiscale per un valore di 162mila euro.
Nel 2018 ha dichiarato di non aver mai conseguito la laurea in scienze politiche che gli è stata attribuita in diverse occasioni, in passato, a partire dal 2004.
Il 18 aprile 2019, trapela la notizia che il sottosegretario ai Trasporti della Lega e consigliere economico di Matteo Salvini (per l'appunto Armando Siri) è indagato per corruzione. Siri è accusato di aver accettato denaro per inserire una norma sulle energie rinnovabili nella manovra. Tutto ruota intorno a una presunta tangente da 30mila euro, "data o promessa" a Siri, tramite Paolo Arata, in cambio di un "aggiustamento" al Def 2018 sugli incentivi al mini-eolico, che non fu poi presentato.
Il 2 maggio il premier Conte in una conferenza stampa annuncia che proporrà in Cdm la "revoca della nomina" per Siri.
L'8 maggio 2019 il Consiglio dei Ministri avvia le procedure per la revoca della carica di sottosegretario.
Il 22 luglio 2019 sono state pubblicate alcune intercettazioni inedite nelle quali Paolo Arata ammette di aver promesso dei soldi a Siri.
Alla fine di luglio del 2019 Siri è coinvolto in un nuovo scandalo finanziario: due prestiti (uno di 750mila euro, l'altro di 600mila) sono concessi da una banca di San Marino, la Banca Agricola Commerciale prima (BAC), senza alcuna garanzia.
Sulla vicenda, emersa in gennaio da una segnalazione anti-riciclaggio firmata da un notaio milanese e rivelata prima da un'inchiesta giornalistica di Report e sviluppata in seguito dal settimanale l'Espresso, c'è già stata un'indagine ispettiva della Banca Centrale di San Marino che ha trasmesso gli atti per rogatoria anche alla Procura di Milano. Siri viene indagato per autoriciclaggio."
Ovviamente, nessuno può dire che Siri sia colpevole solo perché indagato... ci mancherebbe! Il problema, però, è che gestisce la "scuola politica" di un partito. E se un partito affida tale compito ad uno che ha dei procedimenti giudiziari in corso in relazione a reati seri come quelli sopra elencati, c'è da chiedersi che cosa possa insegnare agli "alunni" che la frequenteranno.
E tutto questo - insieme ai 49 milioni, allo scandalo del Metropol... - dovrebbe dimostrare una superiorità morale della Lega e di chi la guida rispetto agli altri partiti?
Ma per favore, non scherziamo!