"Si fa referenza a numeri di barche che stanno attraversando il Mediterraneo citati dal Ministro dell'Interno Italiano Mattei Salvini.

Queste barche non sono casi di ricerca e salvataggio (SAR) come confermato dallo stesso Ministro Salvini nel suo tweet.

Le autorità Maltesi aderirano, come in ogni caso, alle convenzioni internazionali applicabili. Questi convenzioni non consentono alle autorità di intercettare con forza barche che si trovano in alto mare. Ogni interferenza con il diritto di passaggio verrà considerata come un intercettazione illegale. Lo stesso Ministro Salvini, nel suo tweet, ammette che le barche non si trovano in difficoltà.

Il governo Maltese si rammarica che le autorità Italiane stanno utilizando techniche non convenzionali per aggirare le loro responsabilità."


Quello sopra riportato è il comunicato stampa del governo maltese, pubblicato ieri direttamente in italiano (tutti gli errori nel testo sono pertanto "originali"), in risposta alle dichiarazioni social del ministro dell'Interno del Governo del cambiamento che denunciava la presenza di alcuni "barchini" in acque Maltesi con 62 persone a bordo, invitando le autorità dell'isola a "fare il loro dovere".


Nel frattempo, a dispetto delle promesse di Salvini che aveva detto che avrebbe fatto di tutto perché non sbarcassero in Italia, quei migranti, 184 migranti e non 62, sono invece riusciti a raggiungere le coste di Lampedusa.

Matteo Salvini, indagato per sequestro di persona per la vicenda dei migranti della Diciotti, stamattina è a Vienna per la riunione dei ministri dell’Interno dell'Unione. Finora non ha rilasciato alcuna dichiarazione su quelle che saranno le sue decisioni in merito a questo nuovo capitolo della vicenda migranti. Nessuna dichiarazione ufficiale, ancora, neppure dal Governo e dal premier Conte, impegnato a Palermo in un evento già programmato per l'inaugurazione del nuovo anno scolastico.