Che cosa rimane dell'incontro che si è disputato ieri sera tra Juventus e Roma per l'ottava giornata di Serie A? La vittoria della Juventus? La buona prestazione della Roma? La risalita in classifica dei bianconeri?

Niente di tutto questo, il clou della partita è rappresentato dall'aver appreso che gli arbitri non conoscono il regolamento che dovrebbero applicare.

Già il dubbio era venuto nel turno precedente con il fallo di Insigne sul portiere della Fiorentina Drawgosky, con il giocatore del Napoli che aveva travolto il portiere viola. Un fallo che in base al regolamento doveva essere sanzionato, ma che l'arbitro in campo, il Var e gli ex arbitri che hanno commentato la partita in studio hanno definito come normale contatto di gioco... nonostante il "regolamento del Giuoco del Calcio corredato delle Decisioni Ufficiali FIGC e della Guida Pratica AIA" dica l'esatto contrario!

Andiamo per gradi. Iniziamo a vedere che cosa è accaduto tra Juventus e Roma.

La rete della vittoria bianconera arriva al 16', grazie ad un colpo di testa di Bentancur deviato in gol da Kean. Ma l'azione che ha fatto discutere accade sul finire dei primi 45 minuti, con i giallorossi che potrebbero pareggiare su rigore, ma Veretout si fa parare il tiro dal dischetto da Szczesny. Nel secondo tempo, un paio di occasioni per Bernardeschi per portare la Juventus sul 2-0, e una ciascuna per Cristante e Veretout per portare la Roma  in parità, ma il risultato non cambierà.

La polemica che ha caratterizzato la partita è collegata al rigore assegnato alla Roma. Vediamo cosa è successo.

Al 40', Mkhitaryan viene messo giù da Szczesny in area di rigore, il pallone arriva ad Abraham che mette in rete... ma dopo il fischio dell'arbitro Orsato, che ha voluto  sanzionare il fallo del portiere polacco senza dare il vantaggio e vedere come si sarebbe conclusa l'azione.

Questa è la ricostruzione che dà dell'accaduto il quotidiano sportivo di Torino, Tuttosport:

"Al 42' l'episodio più controverso, il rigore per la Roma. Orsato fischia al fallo di Szczesny su Mkhitaryan, mentre un attimo dopo Abraham segna a gioco fermo. Orsato vede il guardalinee con la bandierina alta e decreta punizione per la Juventus per fuorigioco di Mkhitaryan: il Var però verifica che l'armeno ha ricevuto palla da Danilo e dunque non era in fuorigioco. A questo punto Orsato torna sulla prima decisione e decreta il rigore. L'arbitro avrebbe potuto, e dovuto, aspettare prima di fischiare il penalty, ma anche se lo avesse fatto questo non avrebbe portato a convalidare il gol della Roma: Abraham riceve la palla da un tocco di mano di Mkhitaryan, che il Var avrebbe rilevato. Il vantaggio non si sarebbe concretizzato e la decisione finale sarebbe stata comunque il rigore".

Tutto a posto, quindi? Per nulla, perché alla fine dell'intervallo, prima che le squadre tornassero in campo, l'arbitro Orsato viene ripreso da una telecamera di Dazn mentre giustifica al romanista  Cristante il suo operato nell'azione del rigore:

"Sul rigore il vantaggio non si dà mai".

Questo è ciò che dice il regolamento pubblicato dall'Associazione Italiana Arbitri sul...

VANTAGGIOL’arbitro può applicare il vantaggio ogni volta che si verifica un’infrazione, ma deve considerare le seguenti circostanze nel decidere se applicare il vantaggio o interrompere il gioco:

  • la gravità dell’infrazione: se l’infrazione è passibile di espulsione, l’arbitro interromperà il gioco ed espellerà il calciatore, a meno che non ci sia una chiara opportunità di segnare una rete;
  • la posizione in cui è stata commessa l’infrazione: quanto più vicina è alla porta avversaria, tanto più efficace può essere il vantaggio;
  • la possibilità di un attacco immediato e promettente;
  • il livello agonistico della gara.


Come è possibile vedere, non esiste l'eventualità indicata da Orsato a Cristante. Quindi, significa che gli arbitri migliori del mondo, come vengono definiti quelli italiani, son tutt'altro che ottimi arbitri... oltre al fatto che, curiosamente, quando sbagliano, sbagliano sempre - o quasi - a svantaggio della squadra meno blasonata.