È sconcertante quello che sta accadendo alla fine della stretta pandemica.  Eliminato il Conte 2 la protervia di Confindustria capitanata dal loro presidente e sponsorizzata dai giullari di corte di turno di destra e di sinistra si è manifestata senza pudore alla santa adunanza di Comunione e Liberazione, “braccio secolare” che ha sempre influenzato pesantemente la vita istituzionale e politica di questo Paese.

Salvini, Renzi, Bonomi & C. hanno dileggiato Conte e con lui tutti i cittadini onesti che desideravano un cambiamento radicale del paese basato sulla rivalutazione dei  principi costituzionali, hanno attaccato il RDC e le delocalizzazioni e l'aspetto sconcertante è che sono stati applauditi dai cattolici presenti.  Applaudire simili affermazioni è stato particolarmente vergognoso al di la della fede politica e religiosa: la compagnia dell’Anello ha trascinato questo paese nell'abisso della decadenza.

Parliamo delle delocalizzazioni:  Stellantis è scaturita dalla fusione tra PSA (francese) e FCA (italiana) e immediatamente per gli stabilimenti italiani del centro sud sono iniziati i problemi.  La nomina dello spagnolo Tavares alla PSA che circa dieci anni fa ha avuto l’obiettivo di evitare alla Peugeot un clamoroso fallimento, si muove con determinazione nel porre in essere una politica aziendale che ha principalmente due obiettivi: realizzare il massimo profitto e salvaguardare gli interessi francesi nelle nuove produzioni automobilistiche per questo inevitabilmente entrano in gioco le delocalizzazioni in Polonia per alcune produzioni (riconvertendo gli stabilimenti tedeschi dell'ex Opel) e altre in Spagna.

Pomigliano, Menfi e la Sevel sono dei sintomi inequivocabili che spiegano i 422 licenziamenti per email della Gkn che intende chiudere e dislocare la produzione in Polonia infatti il suo principale cliente (80% del fatturato) è Stellantis. Che il giudice del Lavoro abbia dato ragione ai lavoratori è purtroppo inutile la multinazionale impugnerà la sentenza e alla fine le decisioni prese non cambieranno: dislocheranno.

A questo governo è caduta la maschera infatti non è intervenuto a difendere i lavoratori e a fermare il processo di selvaggia destrutturazione industriale del Paese in corso ormai da decenni perchè condivide le delocalizzazioni che metteranno in mezzo alla strada migliaia di famiglie.

Draghi svendette il patrimonio nazionale ai peggiori offerenti oggi sta svendendo la dignità dei cittadini: ci vedete una Merkel fare un’infamia simile ai cittadini tedeschi?  Macron e Johnson? E i politici del Nord Europa? In quei paesi lo spirito di servizio verso i cittadini è sacro, il cattolicesimo sta fuori dalla porta, i cittadini che li hanno votati vanno rispettati, così i lavoratori e gli immigrati.  In Germania i migranti pagano le tasse, lavorano in regola, le nuove generazioni si stanno integrando; il Italia la maggior parte sono usati e sottopagati, l'imprenditoria  italiana ha sempre usato gli immigrati per destabilizzare i diritti dei lavoratori italiani, successe quando arrivarono una marea di polacchi, albanesi, rumeni che hanno lavorato al nero  e tutt'ora lo fanno.

Parliamo di Pnrr, lo stesso programma di investimenti è un autentico oltraggio nei confronti della parte ancora buona e onesta di questo paese, quella delle piccole e medie imprese che lavora seriamente, paga le imposte e si fa carico delle conseguenze del processo di destabilizzazione economica iniziata da Draghi, Berlusconi & C. con una colossale svendita dei beni pubblici espropriati ai cittadini tramite contratti secretati per occultare la grande truffa inneggiando ad un liberismo economico che si è tradotto in un facile arricchimento per la solita cricca nazionale ed internazionale. Questa operazione spacciata per “voluta dalla Comunità Europea” – l’UE voleva il contenimento della corruzione e regole certe per un buon funzionamento della PA e della Giustizia - ha dato il via a un’infiltrazione delle multinazionali che acquistano imprese per dismetterle o delocalizzarle, ponendo in atto una sistematica deindustrializzazione del nostro Paese: questa è pirateria economica e concorrenza sleale che nessuno vuole combattere perché i governi e i politici che li rappresentano sono marionette del potere  economico che stanno portando alla morte per fame milioni di esseri umani dei paesi in via di sviluppo.

Il governo dei migliori sta sperperando il Recovery Fund in futilità costosissime per far fare cassa alla solita imprenditoria parassita e trasferire tutto nei paradisi fiscali, i 5S stanno a guardare, Grillo tace ed aspetta per ritornare a far spettacolo mentre Conte si sta rendendo conto di che pasta sono fatti gli italiani e chi li ha rappresentati finora: buona parte hanno il cartello del prezzo attaccato al collo e i restanti stanno a guardare aspettando il Messia che li salvi perché hanno paura di combattere questo orrido sistema con le armi della democrazia.

Buttare 50 milioni per il progetto del ponte sullo Stretto già scartato dalla commissione europea per i finanziamenti di opere considerate primarie vent’anni fa è uno sfregio alla povertà; l’alta velocità è costosissima e inutile, non sapevano cosa inventarsi hanno copiato un’intuizione geniale dei francesi per alleviare i disagi dei numerosissimi pendolari che viaggiavano su alcune tratte pianeggiati ma per noi italiani è inutile e, tanto per cambiare, hanno scelto la realizzazione più costosa; hanno destinato milioni di euro per gasdotti, nucleare e trivelle sottraendo capitali al potenziamento delle fonti energetiche rinnovabili; non si è neanche parlato del risanamento dei territori inquinati dai residui radioattivi e industriali che stanno provocando malattie, morte e mutazioni genetiche; non sono stati presentati progetti per la salvaguardia delle riserve idriche, rifacimento degli acquedotti che perdono un patrimonio di acqua potabile perché fatiscenti; sono stati distratti capitali destinati alla cura e conservazione dei parchi; ci sono tante cose da curare e rimettere a posto, strade, viadotti, ponti (che crollano); rivalutare la sanità pubblica riaprendo ospedali chiusi per favorire la sanità privata che vive di denaro pubblico; edilizia scolastica; informatizzare la Giustizia per velocizzare i processi; ridurre i privilegi e pretendere che chi giura fedeltà alla Costituzione se non lo fa venga licenziato con disonore; finanziare le piccole e medie imprese che sostengono il peso della disoccupazione e dello stato sociale; togliere all’imprenditoria privata finanziamenti, incentivi e sconti altrimenti che imprenditoria privata è che si regge con i soldi pubblici? In Italia la ricerca è zero! Non sento parlare di progetti realmente validi, questi poveri in spirito hanno rispolverato le prese in giro di Berlusconi & C. e ce le hanno rimesse nel piatto: ci stanno trattando da “minus habentes” e alla fine dell’avventura Draghi saremo più indebitati di prima, altro che investimenti per le future generazioni!

Con il governo Draghi si conclude la magica parentesi rinascimentale realizzata da Enrico Mattei e Adriano Olivetti.

Gli applausi del pubblico di Comunione e Liberazione hanno salutato la fine tragica di un’epoca creativa e costruttiva di un paese ormai condannato all’oblio.