È stata una coincidenza. Così il ministro dell'Interno Piantedosi ha commentato la norma anti-rave party - un'emergenza tale da richiedere un intervento ad hoc nel primo CdM dell'era Meloni - licenziata in concomitanza con quello che si stava svolgendo a Modena per il ponte di fine ottobre.

Ci stavamo già lavorando, ha dichiarato Piantedosi in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri:

"I requisiti di necessità e urgenza stavano nell'assenza di una normativa efficace nel nostro Paese, a differenza di quanto accade in altri, il che ci rendeva particolarmente vulnerabili, come le cronache dimostrano. Abbiamo strutturato questo intervento normativo che prevede la fattispecie specifica delle invasioni di terreni ed edifici finalizzati a raduni di oltre 50 persone da cui possono derivare pericoli per l'incolumità pubblica, l'ordine pubblico o la sanità pubblica". 

Con il provvedimento, si modificano le norme relative all'invasione di terreni o edifici, pubblici o privati, con la previsione della reclusione da 3 a 6 anni e della multa da 1.000 a 10.000 euro, se il fatto è commesso da più di 50 persone allo scopo di organizzare un raduno dal quale possa derivare un pericolo per l'ordine pubblico o la pubblica incolumità o la salute pubblica. Nel caso di condanna o applicazione della pena su richiesta delle parti, si prevede la confisca delle cose utilizzate per commettere il reato.

E per i simpatici camerati che hanno sfilato a Predappio per celebrare il 100° anniversario della Marcia su Roma inneggiano a Mussolini con cori e slogan accompagnati dal saluto romano?

Per Piantedosi il rave di Modena e la manifestazione di Predappio "sono cose completamente diverse", con la seconda che "si svolge da tanti anni... è una cosa diversa. Sul rave party c'era la denuncia del proprietario".

Qualcuno alzi la mano se è riuscito a capire il senso logico della risposta.

E come se non bastasse, a chi gli ha chiesto perché a Modena ci sia stato un intervento mentre a Predappio no, Piantedosi ha semplicemente dichiarato che "Predappio viene gestita con i canoni dell'ordine pubblico"!

In che senso? Boh... Ma bisogna accontentarsi di queste "spiegazioni", come se avessero una logica. Evidentemente, da un ministro del governo Meloni di più non è possibile pretendere.



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