Il NYSDFS (New York State Department of Financial Services) che regola prodotti e servizi finanziari nello Stato di New York ha aperto un'indagine dopo aver ricevuto numerose denunce riguardo ai diversi limiti di credito registrati nell'utilizzo della carta Apple in funzione del sesso del possessore.
In pratica alcune coppie hanno potuto constatare che con lo stesso tipo di carta, la Apple Card, il marito aveva un limite di credito maggiore rispetto a quello concesso alla moglie... superiore anche fino a 20 volte, a parità di condizione finanziaria.
Sebbene la Apple pubblicizzi la Apple Card sul proprio sito web come "un nuovo tipo di carta di credito, creata da Apple, non da una banca", questa viene in realtà supportata dal colosso bancario Goldman Sachs.
A dirla tutta, la Apple Card, che ha fatto il suo debutto ad agosto, è la prima carta di credito supportata da Goldman, azienda che ha come focus quello di banca d'investimento, ma che ha iniziato ad allargare la propria sfera di azione al mercato di massa con la banca online Marcus.
Vista l'indagine avviata dal DFS di New York, Bloomberg ha contattato Goldman per avere una sua dichiarazione. Questa è stata la risposta: "Le nostre decisioni sui limiti di credito si basano sull'affidabilità creditizia di un cliente e non su fattori come sesso, razza, età, orientamento sessuale o simili che costituirebbero una violazione di legge".
Secondo alcuni, la responsabilità di tutto ciò sarebbe da imputare agli algoritmi che sempre di più regolano le attività delle grosse aziende in modo da razionalizzarne i costi e tutelarne gli investimenti. Resta il fatto però che se una discriminazione viene fatta questa resta tale, anche se il responsabile è un algoritmo.