Ecco che cosa ha detto il premier Giuseppe Conte nel suo discorso al Senato per richiedere la fiducia al nuovo Governo.

Il ruolo del presidente del consiglio
Come già ho avuto modo di anticipare, mi propongo a voi e, attraverso voi, ai cittadini come l'avvocato che tutelerà l'interesse dell'intero popolo italiano. Qualcuno ha considerato queste novità in termini di netta cesura con le prassi istituzionali che sin qui hanno accompagnato la storia repubblicana; quasi un attentato alle convenzioni non scritte che hanno caratterizzato l'ordinario percorso istituzionale del nostro Paese. Tutto vero. Dirò di più: non credo si tratti di una semplice novità. La verità è che abbiamo apportato un cambiamento radicale del quale siamo orgogliosi.
Rispetto a prassi che prevedevano valutazioni scambiate nel chiuso di conciliaboli tra leader politici per lo più incentrate sulla ripartizioni di ruoli personali e ben poco sui contenuti del programma, noi inauguriamo una stagione nuova, non nascondendo le difficoltà e le rinunce reciproche nel segno della trasparenza e della chiarezza nei confronti degli elettori.


La difesa del programma
Le forze politiche che integrano la maggioranza di Governo sono state accusate di essere populiste, antisistema. Bene, sono formule linguistiche che ciascuno è libero di declinare. Se populismo è l'attitudine della classe dirigente ad ascoltare i bisogni della gente - e qui traggo ispirazione dalle riflessioni di Dostoevskij, nelle pagine del «Discorso su Puškin» - se antisistema significa mirare a introdurre un nuovo sistema che rimuova vecchi privilegi e incrostazioni di potere, ebbene, queste forze politiche meritano entrambe queste qualificazioni. (Vivi e prolungati applausi dai Gruppi M5S, L-SP, FdI e Misto).
A voler leggere con attenzione il contratto di Governo, emerge come l'attenzione ai bisogni dei cittadini sia condotta nel segno alto della politica con la «P» maiuscola, con l'obiettivo di dare concreta attuazione ai valori fondanti della nostra Costituzione.


In tema di lavoro...
In questo tempo di crisi e difficoltà, ci impegniamo a dare sostanza alla previsione Vogliamo dare voce ai tanti giovani che non trovano lavoro, a quelli che sono costretti a trasferirsi all'estero e a quelli che rimangono qui inattivi, che si rinchiudono in se stessi e si avviliscono. In un caso come nell'altro, finiamo per dissipare preziose risorse dello Stato. Vogliamo dare voce alle tante donne, spesso più istruite e più tenaci di noi uomini, che sul posto di lavoro sono ancora inaccettabilmente discriminate e meno pagate e che si sentono sole quando decidono di mettere al mondo un bambino.
La diffusione di nuove tecnologie e dell'economia della condivisione crea nuove opportunità imprenditoriali e rende disponibili servizi innovativi per i cittadini, ma apre anche a rischi di marginalizzazione, a nuove forme di sfruttamento. Dobbiamo farci carico di tali trasformazioni non per combattere uno sviluppo per molti versi irreversibile, ma per assicurare, in ogni caso, il rispetto dei diritti essenziali dei lavoratori e per garantire che il lavoro sia sempre strumento di realizzazione personale e umana.


In materia di ambiente...
L'azione di Governo sarà costantemente incentrata sulla tutela dell'ambiente, sulla sicurezza idrogeologica del nostro territorio e sullo sviluppo dell'economia circolare. Con le nostre scelte politiche ci adopereremo per anticipare i processi - peraltro già in atto - di decarbonizzazione del nostro sistema produttivo. Ci impegniamo a governare questi processi aperti all'innovazione tecnologica nel segno dello sviluppo al servizio dell'uomo. ...
Non siamo disponibili a sacrificare l'ambiente e il progetto di una blue economy per scopi altri. Dobbiamo misurarci da subito con i dilemmi dell'intelligenza artificiale e utilizzare big data per cogliere tutte le opportunità della sharing economy.


In materia di scenari internazionali, mercati e sicurezza...
Intendiamo preliminarmente ribadire la convinta appartenenza del nostro Paese all'Alleanza atlantica con gli Stati Uniti d'America quale alleato privilegiato, tradizionalmente privilegiato.
Ma attenzione! Saremo fautori di una apertura verso la Russia. Una Russia che ha consolidato, negli ultimi anni, il suo ruolo internazionale in varie crisi geopolitiche. Ci faremo promotori di una revisione del sistema delle sanzioni, a partire da quelle che rischiano di mortificare la società civile russa.


In materia di Europa...
L'eliminazione del divario di crescita tra l'Italia e l'Unione europea è un nostro obiettivo, che dovrà essere perseguito in un quadro di stabilità finanziaria e di fiducia dei mercati. Il debito pubblico italiano è oggi pienamente sostenibile. Va comunque perseguita la sua riduzione, anche, e soprattutto, in una prospettiva di crescita economica. La politica fiscale di spesa pubblica dovrà essere orientata al perseguimento degli obiettivi richiamati di crescita stabile e sostenibile.
In Europa verranno portati con forza questi temi, per un adeguamento della sua governance, un adeguamento già al centro della riflessione e della discussione di tutti i Paesi membri dell'Unione. Siamo moderatamente ottimisti sul risultato di queste riflessioni e fiduciosi della nostra forza negoziale, perché siamo di fronte a una situazione in cui gli interessi dell'Italia in questa fase della costruzione europea vengono a coincidere con gli interessi generali dell'Europa e con l'obiettivo di prevenire un suo eventuale declino.  
L'Europa è la nostra casa; è la casa di noi tutti. Quale Paese fondatore, noi abbiamo pieno titolo di rivendicare una Europa più forte e anche più equa, nella quale l'Unione economica e monetaria sia orientata a tutelare i bisogni dei cittadini per bilanciare più efficacemente i principi di responsabilità e di solidarietà.



Giustizia
... non è venuta meno la domanda di giustizia, quanto - piuttosto - i processi costano troppo e durano troppo a lungo. ...
Nel contratto di Governo sono indicati alcuni precisi obiettivi: la semplificazione e la riduzione dei processi, l'abbassamento dei costi di accesso alla giustizia, il rafforzamento delle garanzie di tutela dei diritti e degli interessi dei cittadini.
Inaspriremo le pene per il reato di violenza sessuale, oltre all'equo indennizzo a favore delle vittime. Assicureremo la certezza della pena, onde evitare che i cittadini onesti perdano fiducia nella giustizia. Ove necessario, aumenteremo il numero di istituti penitenziari, anche al fine di assicurare condizioni migliori alle persone detenute, ferma restando la funzione riabilitativa costituzionalmente prevista per la pena, che impone di individuare adeguati percorsi formativi e lavorativi.
Riformeremo anche la prescrizione. La prescrizione deve essere restituita alla sua funzione originaria, non deve essere ridotta a mero espediente per sottrarsi al giusto processo.


Contrasto della corruzione e dei poteri criminali
Rafforzeremo le strategie di contrasto della corruzione e dei poteri criminali. Contrasteremo la corruzione che si insinua in tutti gli interstizi delle attività pubbliche, altera la parità di condizioni tra gli imprenditori, degrada il prestigio delle pubbliche funzioni. Aumenteremo le pene per i reati contro la pubblica amministrazione con l'introduzione del DASPO per i corrotti e corruttori. Rafforzeremo l'azione degli agenti sotto copertura in linea con la convenzione di Merida. Saranno maggiormente tutelati coloro che dal proprio luogo di lavoro denunceranno i comportamenti criminosi che si compiono all'interno dei propri uffici. Contrasteremo con ogni mezzo le mafie, aggredendo le loro finanze, le loro economie.


Reddito e pensione di cittadinanza
A coloro che vivono in condizioni di disagio socio economico è preclusa la possibilità di sviluppare a pieno la propria personalità e di partecipare in modo effettivo all'organizzazione politica, economica e sociale del nostro Paese, ai sensi dell'articolo 3, comma 2, della Costituzione.
L'obiettivo del Governo è assicurare un sostegno al reddito a favore delle famiglie più colpite dal disagio socioeconomico.
Il beneficio verrà commisurato alla composizione del nucleo familiare e sarà condizionato alla formazione professionale e al reinserimento lavorativo. Ci proponiamo, in una prima fase, di rafforzare i centri per l'impiego in modo da sollecitare l'incontro tra domanda e offerta di lavoro con la massima efficienza e celerità possibili. Nella seconda fase verrà poi erogato il sostegno economico vero e proprio.


Immigrazione
Un primo banco di prova del nuovo modo di dialogare con i partner europei è certamente la disciplina dell'immigrazione. È a tutti evidente come la gestione dei flussi migratori finora attuata ha rappresentato un fallimento. L'Europa ha consentito - dobbiamo dirlo con forza - chiusure egoistiche di molti Stati membri che hanno finito per scaricare sugli Stati frontalieri - e in primo luogo sul nostro Paese - gli oneri e le difficoltà che invece avrebbero dovuto essere condivisi. Per questo chiederemo con forza il superamento del Regolamento di Dublino al fine di ottenere l'effettivo rispetto del principio di equa ripartizione delle responsabilità e di realizzare sistemi automatici di ricollocamento obbligatorio dei richiedenti asilo. ...
Una riflessione merita questa tragica vicenda, occorsa giorni orsono: Sacko Soumaila è stato ucciso con un colpo di fucile. Era uno tra i mille braccianti, con regolare permesso di soggiorno, che tutti i giorni in questo Paese si recano al lavoro in condizioni che si collocano al di sotto della soglia della dignità. A lui e ai suoi familiari dobbiamo tutti, se me lo permettete, un commosso pensiero.
Ma questo non basta: la politica deve farsi carico del dramma di queste persone e garantire percorsi di legalità, che costituiscono la stella polare di questo programma di Governo.


Riforma tributaria
L'obiettivo è la flat tax, ovvero una riforma fiscale caratterizzata dall'introduzione di aliquote fisse, con un sistema di deduzioni che possa garantire, però, la progressività dell'imposta in accordo con i principi costituzionali. Solo così sarà possibile pervenire a una drastica riduzione dell'elusione e dell'evasione fiscale - non ci siamo riusciti per anni - con conseguenti benefici in termini di maggiore risparmio d'imposta, maggiore propensione al consumo e agli investimenti e maggiore base imponibile.
È questa l'occasione per rifondare il rapporto tra Stato e contribuenti all'insegna della buona fede, della reciproca collaborazione tra le parti. Mi piace ragionare di «alleanza finanziaria», esemplando l'alleanza terapeutica che abbiamo elaborato nei rapporti tra medico e paziente. Ma un concetto deve essere qui ribadito con assoluta chiarezza: occorre inasprire necessariamente l'attuale quadro sanzionatorio amministrativo e penale, al fine di assicurare il carcere vero per i grandi evasori.


Sanità
Il documento di economica e finanza - credo che sia a voi noto - che è stato già deliberato, prevede una contrazione della spesa sanitaria. Sarà compito di questo Governo invertire questa tendenza per garantire la necessaria equità nell'accesso alle cure.
Le differenze socio-economiche non possono, non devono risultare discriminanti ai fini della tutela della salute per i nostri cittadini.


Dialogo con le parti sociali
Questo Governo si ripropone di recuperare, in forme nuove e più efficaci, il dialogo sociale con le varie associazioni rappresentative dei lavoratori e delle imprese. Dovremo ridefinire, sulla base di criteri oggettivi, il principio di rappresentatività, che è in declino, in maniera assolutamente trasparente. Per questa via, otterremo che tutti siano invitati, ciascuno in base alle proprie sensibilità e competenze, a ridare un nuovo slancio alle proprie iniziative, nella consapevolezza che il loro impegno e le loro proposte, se ispirati all'interesse generale del Paese e delle varie comunità, anche locali, saranno apprezzati e tenuti in considerazione.


Questi i punti salienti del discorso di Conte, a cui andrebbero aggiunti altri argomenti non citati per motivi di spazio. Tra questi, vale la pena ricordare l'accesso a Internet assicurato a tutti i cittadini, una riforma del terzo settore, una revisione del sistema degli appalti e della legge fallimentare.

È stato un discorso piuttosto lungo, anche per le numerose interruzioni dovute agli applausi, soprattutto dei gruppi di 5 Stelle e Lega.

Quello di cui Conte non ha parlato sono le coperture finanziarie e i tempi di attuazione dei vari punti del programma. Una cosa però è certa. Chi pensava che fin da subito avrebbe potuto usufruire del reddito di cittadinanza rimarrà deluso. Dovrà attendere che siano prima riformati e "rinforzati" i centri per l'impiego oltre al fatto che il reddito verrà "commisurato alla composizione del nucleo familiare".