Sono stati individuati virus giganti intrappolati nella calotta glaciale della Groenlandia. Questi virus, che risalgono a migliaia di anni fa, non solo rappresentano una finestra unica sul passato, ma potrebbero essere importanti per offrire nuove armi alla lotta contro il cambiamento climatico .

I virus giganti sono significativamente più grandi dei virus comuni, con dimensioni che possono superare i 200 nanometri, mentre i virus ordinari tendono a essere più piccoli di 100 nanometri. Oltre alle loro dimensioni possiedono un genoma molto più complesso e una gamma di geni che li avvicinano ai batteri. Sono in grado di infettare organismi come le amebe e possono contenere fino a 2.500 geni, a differenza dei virus comuni che ne hanno poche centinaia.

Il team di ricerca composto da microbiologi e glaciologi provenienti da diverse istituzioni internazionali responsabile della scoperta, guidato dalla ricercatrice italiana Laura Perini, ha prelevato campioni di ghiaccio da diverse profondità della calotta glaciale della Groenlandia. Utilizzando tecniche di sequenziamento del DNA avanzate e microscopia elettronica, ha identificato frammenti di DNA che appartengono a virus giganti. Questi virus sono stati conservati nel ghiaccio per migliaia di anni, risalendo a periodi in cui il clima della Terra era significativamente diverso da oggi.

"Non sappiamo molto di questi virus - ha dichiarato Perini - ma penso che potrebbero essere utili per ridurre lo scioglimento dei ghiacci causato dalla proliferazione delle alghe. Quanto specifici ed efficienti potrebbero essere, non lo sappiamo ancora, ma attraverso ulteriori studi speriamo di rispondere ad alcune di queste domande".

L'affermazione deriva dal fatto che la loro presenza potrebbe essere responsabile della crescita delle alghe che ogni primavera proliferano sui ghiacci annerendoli e accelerandone lo scioglimento. Se questa ipotesi venisse confermata, potrebbero diventare uno strumento per mitigare gli effetti del cambiamento climatico.