Cronaca

Nessuna contaminazione da radiazioni sul corpo di Imane Fadil

Dell'autopsia di Imane Fadil se ne sta occupando l'Istituto di Medicina Legale dell'Università di Milano, guidato dalla d.ssa Cristina Cattaneo, l'anatomopatologa che è stata chiamata ad occuparsi anche dei casi - tristemente famosi - di Yara Gambirasio ed Elisa Claps.

Con il supporto del Nucleo Radiologico e Batteriologico dei Vigili del Fuoco, necessario a scongiurare eventuali rischi di contaminazione radioattiva per i medici, dal corpo della ragazza marocchina, coinvolta nel processo Ruby bis come teste, sono stati prelevati alcuni campioni di tessuto di fegato e reni.

I test, effettuati dagli specialisti dell'Istituto di Fisica della stessa Università di Milano, non hanno rilevato alcuna presenza di tracce radioattive.

Imane Fadil, deceduta lo scorso 1 marzo mentre era ricoverata da oltre un mese presso la clinica Humanitas di Rozzano, aveva confidato che il suo stato di salute, risultato un mistero per i medici che l'avevano in cura, fosse dovuto come conseguenza di un avvelenamento.

Autore Gino Tarocci
Categoria Cronaca
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