Nell'ultima rilevazione alle sei del pomeriggio, due ore prima della chiusura dei seggi, era al 68,3% il numero di coloro che in Catalogna si erano recati alle urne per eleggere il nuovo Parlamento, un record. Nel 2006, la rilevazione era stata inferiore del 23%.

Dopo la chiusura dei seggi, alle 20, le prime proiezioni danno gli indipendentisti di ERC tra i 31 e i 35 seggi, quelli di Junts per Catalunya tra i 22 e i 30 e quelli di CUP (Candidatura di Unità Popolare) tra i 5 e i 9.

Forchette più ristrette per il Partito Socialista Catalano che oscilla tra i 19 e i 21 seggi, così come per Podemos tra gli 8 e gli 11.

Gli unionisti rappresentati da Ciudadanos sono dati tra i 31 e i 36 seggi e possono contendere alla Sinistra Repubblicana (ERC) il risultato di maggior partito votato. Infine, il Partito Popolare è dato tra i 6 e gli 8 seggi.

Con questi risultati - da ricordare che la maggioranza assoluta dei seggi è 68 su 135 - non è ancora del tutto certo se esista o meno una maggioranza che potrà governare la Catalogna. Molto vicini ad ottenerla, riproponendo un'alleanza simile alla precedente, sono però le sole formazioni degli indipendentisti, mentre è quasi impossibile per Ciudadanos e Popolari pensare di poter supportare un governo, anche con l'apporto dei socialisti.

Adesso sappiamo chi non governerà. Bisognerà attendere ancora qualche ora per sapere se ci saranno o meno i numeri per ERC, JxCat e CUP per dar vita ad un nuovo Governo.