Il vaccino contro la Covid  prodotto da Pfizer / BioNTech ha quale nome commerciale  Comirnaty e viene somministrato in due iniezioni intramuscolo nella parte superiore del braccio  a distanza di 21 giorni.

Il vaccino contiene una molecola chiamata mRNA con le istruzioni per produrre la proteina spike. Questa è una proteina sulla superficie del virus SARS-CoV-2 di cui il virus ha bisogno per entrare nelle cellule del corpo.
 
Quando una persona riceve il vaccino, alcune delle sue cellule leggeranno le istruzioni dell'mRNA e produrranno temporaneamente la proteina spike. Il sistema immunitario della persona riconoscerà quindi questa proteina come estranea e produrrà anticorpi, attivando le cellule T (globuli bianchi) per attaccarla.

Se, in seguito, la persona entra in contatto con il virus SARS-CoV-2, il suo sistema immunitario lo riconoscerà e utilizzerà gli anticorpi già prodotti in precedenza, necessari per combatterlo.
 
L'mRNA del vaccino non rimane nel corpo ma viene scomposto subito dopo la vaccinazione.

Non conosciamo per quanto tempo duri la protezione fornita da Comirnaty. Le persone vaccinate nella sperimentazione clinica continueranno a essere seguite per 2 anni per raccogliere maggiori informazioni sulla durata della protezione.

Questo vaccino non è somministrabile al momento a soggetti di età inferiore ai 16 anni.

Le persone che già sanno di avere un'allergia a uno dei componenti del vaccino elencati nella sezione 6 del foglio illustrativo non devono riceverlo.
 
Nelle persone a cui è stato somministrato sono state osservate reazioni allergiche (ipersensibilità). Da quando il vaccino ha iniziato ad essere utilizzato nelle campagne di vaccinazione si è verificato un numero molto limitato di casi di anafilassi (grave reazione allergica). Pertanto, come per tutti i vaccini, Comirnaty deve essere somministrato sotto stretto controllo medico, con il trattamento medico appropriato disponibile. Le persone che hanno una grave reazione allergica dopo aver ricevuto la prima dose di Comirnaty non devono ricevere la seconda.

Gli effetti indesiderati più comuni di Comirnaty nello studio sono stati generalmente lievi o moderati e sono migliorati entro pochi giorni dalla vaccinazione. Questi includevano dolore e gonfiore al sito di iniezione, stanchezza, mal di testa, dolori muscolari e articolari, brividi e febbre. Hanno colpito più di 1 persona su 10.
 
Rossore al sito di iniezione e nausea si sono verificati in meno di 1 persona su 10. Prurito al sito di iniezione, dolore agli arti, ingrossamento dei linfonodi, difficoltà a dormire e sensazione di malessere sono stati effetti collaterali non comuni (che interessano meno di 1 persona su 100). La debolezza dei muscoli su un lato del viso (paralisi facciale periferica acuta o paralisi) si è verificata raramente in meno di 1 persona su 1.000.

Poiché Comirnaty è raccomandato per un'autorizzazione all'immissione in commercio condizionata, la ditta che commercializza Comirnaty continuerà a fornire i risultati della sperimentazione clinica, in corso da 2 anni. Questa sperimentazione e ulteriori studi forniranno informazioni su quanto tempo dura la protezione, quanto bene il vaccino previene il COVID-19 grave, quanto bene protegge le persone immunocompromesse, i bambini e le donne incinte e se previene i casi asintomatici.
 
Inoltre, studi indipendenti sui vaccini COVID-19 coordinati dalle autorità dell'UE forniranno ulteriori informazioni sulla loro sicurezza e sui loro benefici nel lungo periodo.
 
L'azienda effettuerà anche studi per fornire ulteriori garanzie sulla qualità farmaceutica del vaccino man mano che la produzione continua ad aumentare.

Come per tutti i medicinali, i dati sull'uso di Comirnaty sono continuamente monitorati. Gli effetti indesiderati sospetti riportati con Comirnaty sono valutati attentamente e qualsiasi azione necessaria alla salvaguardia dei pazienti sarà intrapresa.

Ricordo che solo i medici possono consigliare o meno ad ogni singola persona che abbia particolari patologie l'eventuale controindicazione alla somministrazione del vaccino. Non sembrano al momento esserci controindicazioni assolute per quanto riguarda gli immunodepressi e le donne in allattamento. La decisione se utilizzare il vaccino nelle donne in gravidanza deve essere presa in stretta consultazione con un medico, dopo aver considerato benefici e rischi.

Le persone immunocompromesse possono  essere vaccinate in quanto potrebbero essere a più alto rischio di COVID-19.

Al seguente indirizzo è possibile scaricare il foglietto illustrativo e le caratteristiche del  vaccino:
drive.google.com/file/d/1FRN2bAn_FgHF59GJ7ehhnJwfbKT8fgfX/view?usp=sharing